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SAN BENEDETTO – Continua a tenere banco la storia di Massimo Liberati e Sandro De Simone, i due marittimi arrestati in Gambia in seguito al sequestro della nave da pesca Idra Q.

BREVE RIEPILOGO – Cosa era successo? Il 2 marzo scorso il peschereccio Idra Q. era stato posto sotto sequestro da un equipaggio della Marina Militare del Gambia per presunte violazioni nella dimensione delle maglie della rete da pesca. In manette erano così finiti il capitano Sandro De Simone di Silvi Marina, il direttore di macchina Massimo Liberati di San Benedetto del Tronto e Vincenzino Mora di Torano Nuovo (non coinvolto in seguito nella vicenda giudiziaria).

LA SCARCERAZIONE DI LIBERATI – Due giorni fa – dopo diverso tempo senza buone notizie – è arrivato il primo riscontro positivo della vicenda: la scarcerazione del sambenedettese Massimo Liberati. L’uomo è stato fatto uscire dal carcere dietro presentazione di adeguate garanzie finanziarie di pagamento dell’ammenda comminata dal giudice di Banjul.

UDIENZA RIMANDATA – Ieri sarebbe dovuta essere la giornata del lieto fine di questa triste vicenda. L’udienza per la scarcerazione di Sandro De Simone era infatti prevista per la tarda serata, ma – senza apparenti motivazioni – la seduta è stata rinviata. E la situazione inizia a farsi critica: le condizioni di sopravvivenza nel carcere ‘Mile Two’ sono a dir poco gravi, con cibo inadeguato, sovraffollamento e interventi sanitari praticamente inconsistenti. Come se non bastasse a Domenico Fornara – Vice Ambasciatore italiano in Senegal arrivato in Gambia lunedì scorso – non è ancora stato concesso di incontrare De Simone.  Si attendono sviluppi.

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