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ASCOLI PICENO – Da qualche ora si rincorrono diverse notizie dopo che nessuna banca ha risposto alla gara per il mutuo necessario alla riqualificazione della tribuna est. In attesa di capire se l’amministrazione comunale confermerà in alternativa l’opzione del credito sportivo, si alza la protesta dall’opposizione, in particolare del PD, i cui rappresentanti chiedono risposte.

LA NOTA DI CASTIGLIA – “Lo avevo già detto – commenta il consigliere comunale Giancarlo Luciani Castiglia – non occorreva possedere particolari doti divinatorie per capirlo. A quel bando non sarebbe andata nessuna banca e così è stato. Il bando sembrava fatto apposta per impedire che le banche vi potessero partecipare, scientificamente studiato (scelta della durata trentennale, IRS 12 anni su un mutuo trentennale, assenza di garanzie e taglio imponente di 15 milioni di euro) perché gli Istituti di Credito potessero avere la benché minima tentazione di presentarsi entro le 12,00 di ieri. Eppure, se il sindaco me lo avesse chiesto, avrei potuto dargli qualche utile consiglio che elenco”.

LE PROPOSTE – Castiglia elenca infatti una serie di “consigli” che dà direttamente al sindaco Castelli: “gli avrei detto che per fare le opere pubbliche ed inserirle sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche occorre una seria programmazione della copertura finanziaria delle stesse e non affidarsi al caso e a trovate mediatiche; lo avrei corretto nelle caratteristiche del bando, in modo da farlo assomigliare di più ad un mutuo esistente sulla faccia della terra; non avrei chiesto un Mutuo di 30 anni e di quel possibile importo, che la città non può sostenere”.

Infine in merito alla possibile scelta del credito sportivo, Castiglia sottolinea: “Per iniziare i lavori di demolizione sembra che il sindaco voglia affidarsi alla procedura per somma urgenza con affidamento diretto dei lavori e senza una regolare gara..e allora la domanda sorge spontanea: perché? Quali sono i motivi che spingono ad utilizzare tale procedura? Attendiamo una risposta. Vedremo”.

L’INTERVENTO DI AMELI – Stesso duro giudizio viene dal capogruppo Pd in Consiglio comunale, Francesco Ameli. “La bocciatura – dichiara – della proposta di mutuo da parte degli istituti di credito mette in luce l’incapacità da parte dell’amministrazione di saper agire concretamente rispetto a delle promesse fatte alla cittadinanza da oramai decenni. Come per il Polo Universitario, dove l’attesa è durata 15 anni (perdendo così gran parte delle opportunità), ad oggi, nonostante le tante promesse da conferenza stampa ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano per quanto riguarda il famoso Maxi Mutuo. Possiamo iniziare a dare ruoli e responsabilità di questo fallimento amministrativo o come al solito si terrà tutto nascosto sotto al tappeto? Il PD dal canto suo, per il tramite il consigliere Luciani Castiglia, aveva già avvisato circa la poca convenienza del Bando, evidenziando in maniera dettagliata tutti i limiti”.

“La città può davvero essere ostaggio della necessità del Sindaco di dover rincorrere la propria incapacità amministrativa? – si chiede ancora – C’è bisogno di un cambiamento di rotta immediato, altrimenti la città rischia di naufragare.  Spiace per Gibellieri che ogni giorno probabilmente si trova a dover gestire le gesta solitarie del sindaco, senza poter intervenire in maniera decisiva per il bene delle casse comunali e dei cittadini. Il risultato di tutto ciò è che ad un mese di distanza, ci ritroviamo ancora senza alcun progetto e senza alcun mutuo finanziato. Con opere pubbliche che entrano ed escono dalla programmazione con grande superficialità amministrativa. Superficialità amministrativa che ha portato a maxi annunci per la demolizione della Tribuna tramite esplosivo, per poi passare attraverso una nuova tipologia di demolizione e chissà quali sorprese in futuro! Visti gli innumerevoli annunci e smentite, il PD ha l’obbligo di verificare una  situazione oramai confusa e lacunosa, per analizzare tutte le opportunità tecniche percorribili per la Tribuna Est”.

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