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ASCOLI PICENO – Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha riconosciuto lo stato di area di crisi complessa al Piceno. Questo, grazie anche alla determinazione dei lavoratori della Prysmian che dal 27 febbraio hanno portato avanti una battaglia ad oltranza con un presidio davanti alla fabbrica, ricevendo la solidarietà di tutta la città.
IL SINDACO CASTELLI – Lo scorso 4 gennaio il sindaco Guido Castelli ha ricevuto una delegazione di lavoratori della Prysmian. “Il piano industriale dell’azienda – ha sempre sostenuto il sindaco Castelli –  aveva previsto la chiusura dell’unità ascolana non per inadeguatezza della stessa ma per valutazioni connesse ad una pura e semplice riduzione secca di costi”. Il recente incontro è servito per riflettere e ragionare in particolare sulla possibile valorizzazione delle esperienze maturate all’interno dello stabilimento ascolano quali le competenze, l’affidabilità e tutti gli altri di forza dei dipendenti ascolani della Prysmian che si erano imposti all’attenzione dell’azienda,  leader nel mondo nei cavi per energia e tlc.
L’IMPEGNO – “E’ stato un confronto franco e costruttivo, – ha commentato il sindaco Castelli – Per questo alla delegazione dei dipendenti della Prysmian ho dato la mia più ampia disponibilità a promuovere un nuovo confronto fra le parti sociali per capire quali siano gli input necessari da dare  perché uno stabilimento così grande all’interno della nostra città non venga dismesso e quali prospettive future possano esservi in relazione al riconoscimento di area di crisi industriale complessa con una Regione che dopo aver iniziato il discorso non ha dato più alcun segnale”.
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