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ASCOLI PICENO – Il consiglio comunale ha approvato con i voti della maggioranza il bilancio di previsione del 2016. Un documento presentato dall’assessore Gibellieri ai consiglieri ascolani come “un bilancio nato in contesto estremamente difficile in cui le amministrazioni comunali sono in prima linea per continuare a garantire servizi primari ai cittadini a fronte di entrate sempre minori”. D’altra parte, il bilancio 2016/2018 è stato aspramente criticato dalla minoranza Pd, con il consigliere Castiglia che non ha usato mezzi termini per denunciare un documento che presenterebbe un buco di cassa al 31 dicembre del 2015 di quasi quattro milioni di euro.

LA PRESENTAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELL’ASSESSORE GIBELLIERI – “È sempre più complicato costruire un bilancio che difenda le voci principali, solo durante il 2015 abbiamo avuto un taglio di un milione e ottocentomila euro. Le direttrici del bilancio sono diverse. Innanzitutto il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi alla persona, delle politiche fiscali e tributarie, a eccezione naturalmente della Tari. Abbiamo poi considerato il buon andamento delle farmacie comunali e della Piceno Gas Vendita, proseguiremo l’attività di contrasto all’evasione ed elusione dei tributi locali ed erariali attraverso nuove modalità di riscossione. Stiamo inoltre portando avanti delle politiche per la gestione della cassa e per la riorganizzazione delle entrate, come amministrazione vogliamo anche adottare misure per la riduzione del ricorso all’anticipazione di cassa. Stiamo proseguendo l’attività di razionalizzazione e riqualificazione della spesa e intendiamo proseguire anche l’azione di riduzione della spesa del personale. Nelle previsioni di entrata un totale di 72 milioni di euro, a fare la parte del leone le entrate correnti di natura tributaria e perequarativa. Tra le spese di previsione per il 2016, il costo del personale è stimato pari a 17 milioni, i servizi sociali a 6 milioni, l’ambiente a 8 milioni”.

I SERVIZI SOCIALI NEL BILANCIO DI PREVISIONE – Uno dei punti cardine del bilancio di previsione 2016/2018 -a  detta della maggioranza – è l’attenzione alle politiche sociali, in un momento sempre più difficile a livello nazionale e regionale. Ha fatto il punto sulla questione l’assessore e vicesindaco Donatella Ferrett: “l’amministrazione ha voluto garantire il mantenimento del budget, in un contesto in cui crescono le esigenze dei cittadini e anche i tagli regionali, sempre più preoccupanti. Nel settore degli indigenti che oggi è particolarmente grave, una legge regionale va a erogare dei contributi annuali, siamo passati da 80.000 euro dati al solo Comune di Ascoli ai 60.000 assegnati a tutto l’ambito territoriale, cioè ben 9 Comuni. L’intervento più devastante la Regione lo sta facendo nel campo della disabilità. Molto difficile il settore del trasporto dei disabili, delle strutture per i disabili, tornate oggi sotto l’egida della sanità, con rette lievitate. Il Comune ha sempre integrato, oggi purtroppo le richieste sono aumentate vertiginosamente e non riusciamo più a soddisfarle”.

L’OPPOSIZIONE SUL BILANCIO – “Questo è un bilancio dell’emergenza, dell’acqua alla gola”, ha detto il consigliere Castiglia. “In questo bilancio c’è la ricerca spasmodica di tagliare ciò che si poteva tagliare. In questo bilancio forse mancano gli 800mila euro della multa dell’Unione Europea. Voglio che ognuno si assuma la responsabilità di approvare un bilancio in cui si afferma che alla fine dell’anno il conto di tesoreria porta quasi meno quattro milioni di euro”. “Continuiamo a pagare l’assenza di progettazione di questa amministrazione”, ha detto il grillino Tamburri. “Qui non c’è traccia del fantasma chiamato Saba – ha continuato Alevi – la prospettiva è la chiusura di un’amministrazione comunale. Auspico che possa iniziare un percorso condiviso tra maggioranza e minoranza per uscire da una situazione di drammatica emergenza”. “Condivido la profonda preoccupazione dei miei colleghi – ha fatto eco Bellini – da tempo l’opposizione grida l’allarme per tutti quegli elementi che oggi sono presenti nel bilancio di previsione. Abbiamo assistito alla svendita dei principali servizi cittadini”.

LA CHIOSA DEL SINDACO – Un appello alla sinergia da parte del presidente del consiglio, Marco Fioravanti: “credo che tutti insieme ci dobbiamo unire per far fronte all’emergenza. Saremo accanto ai soggetti più in difficoltà di questa città anche senza un euro. L’emergenza che vive il comune di Ascoli lo vivono tutti i Comuni di Italia”. “È stato fatto uni sforzo incredibile nonostante molti elementi critici – ha concluso il sindaco Castelli – i Comuni in questi cinque anni hanno contribuito al miglioramento della finanza pubblica per nove miliardi di euro. Si parla oggi di un’economia di guerra a carico dei Comuni. Abbiamo messo in campo 64 milioni di investimenti in questa città. Dobbiamo cercare di tenere botta sul contenimento dei processi interni, della politica fiscale. Questo è un bollettino di guerra”.

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