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ASCOLI PICENO – Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha partecipato alla Conferenza Unificata a Roma per discutere i termini della sanzione giunta ai Comuni dove si trovano le 186 discariche pericolose, tra cui la Sgl Carbon. Una sanzione che però è arrivata di riflesso, in quanto il Ministero delle Finanze una volta pagata la multa dell’Unione Europea ha richiesto ai singoli Comuni e alle Regioni il rimborso di quanto versato.

CONFERENZA UNIFICATA – Per Castelli non c’è storia e si è fatto portavoce, assieme all’Anci e alla Regione Marche, della richiesta di sospendere questo provvedimento in quanto sarebbe mancata una valutazione di merito della stessa sentenza. Per Ascoli e gli altri Comuni che si sono aggregati questa richiesta è infondata tanto che è stato presentato un ricorso al Tar del Lazio.

IL CASO ASCOLANO – Il caso ascolano del resto è emblematico. Le mancanze dell’Sgl Carbon, infatti, sono ascrivibili proprio al livello statale. Ora il sito è in corso di bonifica da parte di un privato e non può essere ritenuto complessivamente un sito controllato.

COSA SUCCEDE – Durante la Conferenza Unificata è stata accolta la proposta la sospensione avanzata dall’Anci per il pagamento dei Comuni e delle Regioni. Tutto è rimandato al 9 giugno quando il Ministero analizzerà caso per caso le 186 situazioni sul territorio nazionale valutandone le singole responsabilità. E il 9 giugno il sindaco Castelli dirà che Ascoli non ha nessuna responsabilità.

 

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