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ASCOLI PICENO – Maschi e ultracinquantenni, così sono i titolari, i soci e gli amministratori delle imprese marchigiane in una fotografia scattata ai vertici delle 173.207 aziende regionali e presentata dal presidente Unioncamere Graziano Di Battista.

UOMINI AL LAVORO – “Sono 301.054 i titolari di cariche nelle imprese della regione. Per il 72,9 per cento – ha affermato Di Battista – si tratta di maschi e per il 53,9 per cento hanno più di 50 anni. Gli imprenditori, soci ed amministratori tra i 30 e i 50 anni sono il 42,3 per cento mentre ad avere meno di 30 anni è solo il 3,7 per cento dei titolari di cariche aziendali”.

LE AZIENDE – Un sistema produttivo, quello marchigiano, comunque in evoluzione. Tra aprile e giugno, secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Unioncamere Marche, sono nate 2.649 nuove imprese mentre hanno cessato l’attività in 1.822. Alla fine della giostra i conti parlano di 827 aziende in più rispetto alla fine di marzo con la creazione di 2 mila posti di lavoro. Numeri che non compensano le 1.201 imprese perse nel primo trimestre del 2016, ma che riportano un po’ di ottimismo sul futuro dell’economia regionale.

L’ANDAMENTO – L’analisi del Centro Studi Unioncamere Marche sui settori produttivi della regione, evidenzia una forte crescita delle aziende agricole (+199), del commercio (+133) e delle attività di alloggio e ristorazione (+96) ma sono aumentate anche tutte le attività dedicate ai servizi alla persona e alle imprese così come le imprese manifatturiere. A rimanere praticamente ferma (+8) è ancora una volta il settore delle costruzioni, che fatica a ripartire malgrado la spinta degli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni. Segnali di una timida ripresa anche per il manifatturiero (+69 imprese) grazie soprattutto alle aziende alimentari (+11), della plastica (+16), dell’abbigliamento (+11) e della meccanica (+10). Ancora in calo il numero delle imprese del calzaturiero (-7) e della fabbricazione di prodotti in metallo (-4).

LE PROVINCE – Ad Ancona si è registrato l’aumento più consistente del numero delle imprese nel secondo trimestre del 2016 con 734 aperture e 472 chiusure per un saldo positivo di 262 unità. Seguono Macerata (+247), Pesaro e Urbino (+194), Ascoli Piceno (+113) e Fermo (+11).

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