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L’Ata Rifiuti-Ato 5 di Ascoli Piceno ha trasmesso ieri alla Regione Marche il Documento preliminare del Piano d’Ambito rispettando quindi i tempi fissati dalla stessa Regione per l’approvazione dell’elaborato. La Provincia di Ascoli Piceno è dunque la terza, in ordine di tempo nelle Marche, a dotarsi di questo strumento fondamentale per pianificare la gestione dei rifiuti nei prossimi 15 anni e uscire dall’attuale emergenza.

In cosa consiste il documento preliminare

Il Documento preliminare fissa alcuni obiettivi importanti come la riduzione dei rifiuti almeno del 10%, l’implementazione della raccolta differenziata arrivando tra il 72 e il 76% come media provinciale e l’ammodernamento degli impianti per il trattamento dei rifiuti, in particolare, con il rafforzamento della dotazione impiantistica preposta alla gestione dei rifiuti organici. In coerenza con il Piano Regionale, sono previste iniziative per la riduzione della produzione di rifiuti come lo sviluppo del compostaggio domestico e di comunità, il potenziamento dei centri del riuso e azioni sugli impianti esistenti con soluzioni progettuali e gestionali che ne consentano la piena valorizzazione.

Dalla Provincia alla Regione, gli step

“Il traguardo dell’approvazione quasi unanime del Documento Preliminare del Piano d’Ambito è stato ottenuto grazie alla determinazione del presidente dell’Ata Rifiuti e della Provincia Paolo D’Erasmo e di tutti i sindaci del territorio che hanno lavorato insieme nei due anni trascorsi dalla costituzione dell’Ata. – si legge in una nota della Provincia – Lo sforzo profuso dall’Ata è ancor più rilevante in considerazione che sono stati già eseguiti due incontri con le associazioni ambientaliste e con le rappresentanze sindacali che, fornendo anche contributi poi recepiti nel Documento preliminare, hanno già avviato la successiva fase di consultazione all’interno della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) da sviluppare dopo la verifica da parte degli uffici regionali”. Un’operazione che oltre a monitorare gli aumenti Tari ha permesso di aumentare gli sforzi per l’aumento della raccolta differenziata. 

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