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Ammonta a quindici milioni di euro il conto dei danni alle aziende agricole e agli allevamenti piceni causati sino ad oggi dalla siccità. E’ uno degli spunti emersi dall’incontro organizzato dalla Coldiretti Ascoli Fermo nell’ambito della 23esima Fiera del Santissimo Crocifisso, in collaborazione con il Servizio Politiche Agro Alimentari e il Servizio Veterinario della Regione Marche.

Caldo record e pochissime piogge

“Il caldo record e l’assenza di pioggia non hanno risparmiato nessuna delle eccellenze picene dall’olio al vino, dal formaggio alla frutta – ha spiegato Paolo Mazzoni, presidente della Coldiretti Ascoli Fermo -, con crolli di produzione fino al 50 per cento, mentre il sole ha letteralmente bruciato i pascoli, mettendo addirittura a rischio i finanziamenti comunitari per gli allevatori”. Al conto già salato potrebbero così aggiungersi altri 10 milioni di euro di fondi europei persi, secondo una stima Coldiretti.

Serve un provvedimento eccezionale

Da qui la necessità, ribadita dal professor Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, di un provvedimento di deroga. In questo modo sarebbe possibile dare ossigeno al sistema allevatoriale piceno e sostenerne lo sforzo per garantire la qualità delle produzioni. Considerata la sempre maggiore richiesta di carne certificata con il 45% degli italiani che privilegia quella proveniente da allevamenti italiani, è importante in tale direzione l’etichetta d’origine per tutti gli alimenti, come ricordato da Sara Paraluppi, della Coldiretti nazionale, che c’è solo per alcuni prodotti.

L’esempio della carne marchigiana

Un esempio positivo è rappresentato dal grande successo della carne di razza bovina marchigiana, sottolineato da Luca Panichi, presidente nazionale Anabic. I lavori si sono aperti con Alessandro Visotti, direttore della Coldiretti Ascoli-Fermo, e con i saluti del presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini, che ha illustrato le opportunità messe a disposizione dal sistema camerale per le aziende agricole picene, mentre il dirigente del Servizio Politiche agroalimentari della Regione Marche, Lorenzo Bisogni, ha ricordato l’impegno per sostenere il rilancio dell’agricoltura dopo i danni da terremoto. Di sicurezza negli allevamenti hanno invece parlato Paolo Pierucci (dirigente Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare Regione Marche), Giuseppe Iacchia, Direttore dell’Unità sanita animale dell’Asur di Fermo, Francesca Barchiesi dell’Istituto zooprofilattico, e Roberto Gatto, responsabile del Servizio zootecnia della Regione. 

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