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Dopo la conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Marco Fioravanti assieme ai consiglieri comunali, la querelle tra PD e maggioranza continua e arriva – anche – il commento pungente di Francesco Ameli: “la gestione istituzionale del consiglio comunale si è piegata a tristi azioni di propaganda politica del presidente. E non è un caso se alla sua auto-celebrazione fosse presente solo 1/3 del consiglio comunale”.

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Ameli contro Fioravanti, la polemica

Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale stigmatizza le decisioni della maggioranza, che “ha sostenuto in maniera silenziosa e servile tutte le scelte devastanti per la città ed ora si vuole erigere a novello della politica dopo una sonora sconfitta alle passate elezioni politiche”. E su Marco Fioravanti, dato per “candidato sindaco della destra ascolana”, scrive: “se pensa di poter usare le istituzioni come un proprio giocattolo, sbaglia di grosso”.

E proprio al Presidente del Consiglio che subito dopo la conferenza di fine anno aveva rispedito al mittente le accuse riferendosi all’assenteismo del PD in consiglio, Ameli risponde così: “non è un caso se tutti i consiglieri del PD non hanno partecipato, condivido in toto le parole dei consiglieri Bellini ed Allevi: il presidente del consiglio ha umiliato le minoranze e vilipeso la dialettica democratica”.

Il PD contro la maggioranza

Francesco Ameli non si ferma su Fioravanti, ma allarga il ragionamento all’intera maggioranza: “chi oggi vuole trovare una nuova verginità non ha avuto la dignità politica di pronunciare una parola che sia una sulla gestione dei parcheggi, sullo scandalo avvenuto con la vendita delle nostre partecipate, sui milioni che non vengono reinvestiti sulla città, sugli impianti di illuminazione, sulla tribuna, sulla gestione degli impianti sportivi e la lista è lunga”.

E la chiosa è ancora più pungente:

“Dov’è la casa della trasparenza e della partecipazione quando vengono spesi 50.000 euro per l’auto-elogio del sindaco a spese dei cittadini? Dov’è la casa della trasparenza e della partecipazione quando ci sono proposte del 2014 in consiglio comunale che devono essere ancora discusse e quando approvate poi non hanno seguito? Dov’è la casa della partecipazione quando vengono spesi soldi per solo 2 ore di consiglio?”.

 

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