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Dopo l’annuncio dello scorso gennaio, anche a Roma si è confermato che si farà a Pescara del Tronto il primo acquedotto antisismico d’Italia. La notizia arriva dalla conferenza organizzata in Senato “Verso gli stati generali delle risorse idriche, la gestione delle infrastrutture tra sostenibilità e sviluppo”.

All’evento romano hanno partecipato il Segretariato del programma Unesco per la valutazione delle risorse idriche mondiali, la presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti
Casellati, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e di parlamentari e dirigenti ministeriali, oltre al segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale, Erasmo D’Angelis.

Verso l’acquedotto di Pescara del Tronto

Proprio quest’ultimo, in sinergia con il presidente della Ciip Giacinto Alati, si è impegnato al buon esito del finanziamento di 27 milioni di euro del ministero delle Infrastrutture dedicato al primo stralcio del nuovo acquedotto del Pescara.

Nel corso dell’incontro svoltosi ieri, quindi, il governo ha ribadito la propria volontà di realizzare la nuova infrastruttura, un “esempio di finanziamento virtuoso di un’opera pubblica” che viene considerata quindi strategica.

Il provvedimento sarebbe sul tavolo del ministro Toninelli pronto per essere firmato, così da liberare la copertura del primo stralcio dei lavori. Questa prima fase consiste nella realizzazione di dieci chilometri di condotta da Pescara del Tronto fino allo snodo posto nei pressi della frazione di Borgo. 

Il progetto antisismico

I progettisti dell’università politecnica delle Marche sotto la guida del professor Alessandro Mancinelli hanno individuato un nuovo tracciato per avere una portata fino a 900 litri al secondo, con le medesime condizioni idrauliche e la possibilità di facile manutenzione. 

Ma la vera novità assoluta sarà la peculiarità antisismica. A breve dovrebbe arrivare la firma di Toninelli.

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