Articolo
Testo articolo principale

Emergenza Coronavirus, sabato sera il premier Conte ha annunciato una nuova stretta per far fronte all’emergenza.

Con il nuovo Dpcm da oggi, lunedì 23 marzo, fino al 3 aprile saranno chiuse attività non ritenute essenziali. Per tutte le attività non essenziali il premier Conte ha detto che potranno svolgersi solo in modalità smart working.

Tutte le attività, aziende o imprese collegate alla filiera alimentare, dei trasporti, del settore sanitario o biomedicale resteranno aperte.

Leggi anche: Emergenza Coronavirus, Cna Ascoli: preoccupazione per il settore dell’autotrasporto.

Emergenza Coronavirus, la lista dei servizi essenziali

La filiera alimentare resta aperta. Come detto dal premier, chiuderanno tutte le attività produttive considerate non essenziali, quindi resteranno in funzione le aziende collegate alle filiere alimentare, dei trasporti, del settore sanitario o biomedicale. Aperte le aziende alimentari (bevande comprese), la filiera agroalimentare, la pesca e quella zootecnica necessarie per gli approvvigionamenti. Continueranno a funzionare regolarmente i supermercati e i negozi di generi alimentari.

Ecco alcuni dei principali servizi considerati essenziali che resteranno attivi:

  • Coltivazioni agricole, produzione di prodotti animali e caccia; pesca e acquacoltura; fabbricazione di spago, carta funi e reti;  riparazione e manutenzione di trattori agricoli;  riparazione e manutenzione dei veicoli;
  • Industrie alimentari e delle bevande;
  • Confezione di camici, divise e altri strumenti di lavoro (non abbigliamento); fabbricazione di carta; stampa e riproduzione di
    supporti petrolchimiche e petrolifere; fabbricazione di prodotti in gomma e plastica; riparazione e manutenzione di macchine per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere; commercio all’ingrosso di carta, cartone articoli di cartoleria;
  • Fabbricazione di prodotti farmaceutici; fabbricazione di apparecchi elettromedicali; fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche; riparazione e manutenzione di apparecchi medicali; servizi veterinari; assistenza sanitaria e socio-residenziale;
  • Fornitura di energia elettrica, gas e vapore e aria condizionata; raccolta, trattamento e fornitura di acqua; gestione delle reti fognarie; raccolta e trattamento dei rifiuti; installazione di impianti elettrici e idraulici; pulizia e lavaggio di aree pubbliche; servizi postali;
  • Attività di call center.

Cna Ascoli, il punto della situazione

Nessuna chiusura quindi per supermercati, discount, ipermercati, negozi di alimentari. Restano invece chiusi quei negozi non specifici che, oltre al cibo, vendono anche giocattoli e abbigliamento. Nulla cambia per quanto riguarda la produzione, il trasporto e l’acquisto di medicinali. Restano aperte farmacie e parafarmacie.

Blocco totale del gioco, dal Gratta e vinci al Lotto fino alle slot machine, né negli esercizi abituali né online. Non si blocca la produzione e la vendita dei giornali: edicole e tabaccai continuano ad essere aperti, ma con l’obbligo di accesso a una sola persona per volta.

Più complessa la definizione della attività strategiche, che cioè continueranno a funzionare a livello aziendale. La Cna di Ascoli Piceno ha messo a disposizione un elenco (qui di seguito) con i codici ateco delle attività che possono proseguire l’attività.

Leggi anche: Emergenza Coronavirus, Cna Ascoli: necessario un sostegno all’imprenditoria.

TAG: , ,