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Emergenza Coronavirus, il Governo ha previsto un nuovo decreto per aiutare il Paese a risollevarsi dall’emergenza e garantire liquidità a grandi, medie e piccole imprese.

“Dal decreto di oggi arrivano 400 miliardi di liquidità per le imprese, con il #CuraItalia ne avevamo liberati 350. Parliamo di 750 miliardi, quasi la metà del nostro Pil. Lo Stato c’è e mette subito la sua potenza di fuoco nel motore dell’economia. Quando si rialza l’Italia corre”, scrive il premier Conte.

Tra le misure messe approvate dal Consiglio dei Ministri, oltre alle azioni di protezione che mettono al sicuro le aziende strategiche italiane da possibili acquisizioni estere e le iniziative a sostegno della liquidità, anche 85 milioni destinati alle scuole, per l’acquisto di portatili che possano garantire a tutti la fruizione della didattica a distanza

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Tutti i pagamenti rinviati

Per aiutare le imprese, il Governo ha sospeso vari pagamenti fiscali e contributivi a carico delle imprese e le ritenute per il periodo di aprile e maggio destinate ai lavoratori autonomi, rinviandole all’estate.

A causa dello slittamento di questi pagamenti, che rappresentano una boccata d’ossigeno per aziende e autonomi, le casse statali per il momento incasseranno 10 miliardi di euro in meno.

Il rafforzamento del fondo centrale di garanzia

Risorse nazionali ed europee dell’ordine di 1,5 miliardi di euro sono state convogliate al fine di rafforzare un fondo centrale di garanzia che offra copertura pubblica ai finanziamenti concessi da banche o da altre società, specie per le imprese che faticano ad ottenere prestiti in quanto non in grado di assicurare garanzie.

Con il nuovo decreto le procedure saranno più semplici, in modo tale da velocizzare le procedure, verranno stanziate nuove risorse e verrà alzato l’importo medio del prestito. Questo sistema sarà valido per prestiti fino a 25 mila euro, per i quali sarà lo Stato a fare da garante. I requisiti per imprese e professionisti per accedere al fondo saranno la presentazione dell’ultima dichiarazione dei redditi, dell’ultima dichiarazione delle imposte e il possesso di una partita iva.

Il golden power a tutela delle imprese nazionali

Affinché le imprese italiane, fortemente messe alla prova dall’emergenza, non rischino di essere acquistate da colossi internazionali il Governo ha rafforzato le norme del cosiddetto golden power, scudo normativo grazie al quale il Governo ha il potere di opporsi all’acquisto di partecipazioni o rivederne le condizioni. Da questo momento, infatti, lo Stato potrà bloccare le acquisizioni di aziende espressione dell’interesse nazionale. “Questo momento di difficoltà non si tradurrà in un’occasione per depredare il tessuto produttivo italiano”, ha dichiarato Riccardo Fracarro, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

I settori ad essere protetti saranno quello finanziario, energeticoidrico, alimentareagricolo e dei trasporti, .

Aiuti per le esportazioni

Il nuovo decreto prevede anche la creazione di un Comitato per il sostegno pubblico all’esportazione che premierà le imprese che riusciranno a tornare (o approdare ex novo) sul mercato internazionale nel settore esportazioni. 

Il Comitato sarà presieduto dal Direttore generale del Tesoro e dal Direttore generale degli Affari Esteri.

Le misure per la scuola

Il Decreto ha stanziato a favore delle scuole 85 milioni di euro, come già anticipato dal Ministro dell’Istruzione Azzolina.

Parte consistente di questa cifra (70 milioni) sarà destinata all’acquisto di dispositivi elettronici, come pc e tablet, da riservare alle famiglie più in difficoltà, in modo che tutti gli studenti possano seguire le attività didattiche a distanza senza discriminazioni.

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