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Uffici postali, ad oggi alcuni uffici non risultano aver ripreso a pieno regime la loro operatività, con conseguenti possibili problematiche ai cittadini.

A tal proposito, i consiglieri Francesco Ameli, Pietro Frenquellucci e Angelo Procaccini del Partito Democratico hanno presentato una mozione in consiglio comunale per chiedere la riapertura a pieno regime degli uffici postali nel comune di Ascoli Piceno. 

“In questi giorni ci giungono molte segnalazioni per i disservizi causati ai cittadini che usufruiscono del servizio postale all’interno del territorio comunale. Inoltre come segnalato anche dalla UIL duole constatare che l’ufficio di Via Dino Angelini è ancora chiuso ed altri uffici chiudono i battenti lasciando fuori tantissime persone in fila”,  afferma il gruppo consiliare del PD.

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Uffici postali, l’appello del PD ascolano

“Riteniamo che l’attività svolta negli uffici postali vada considerata come un servizio indispensabile ed essenziale per la comunità cittadina, inoltre la presenza dell’ufficio postale in un quartiere cittadino costituisce spesso un aiuto di estrema importanza nei confronti dei soggetti più deboli della società, quali anziani e disabili, per lo svolgimento di attività necessarie alla vita quotidiana. Senza pensare alle categorie dei professionisti e tutti coloro che in questi giorni si recano negli uffici per l’attivazione dello SPID per poter attingere ai contributi a fondo perduto attivati con la manovra della Regione Marche”, continuano Ameli, Frenquellucci e Procaccini.
 
“Al superamento della fase critica della pandemia da Covid-19 il governo nazionale ha stabilito la riapertura degli uffici postali. Gli uffici postali che non hanno ancora l’orario ed il servizio completo creano enormi disagi a tutti i cittadini che nel rispetto delle normative di sicurezza hanno ripreso la loro vita quotidiana fatta di lavoro ed impegni. File interminabili che terminano molto spesso con un nulla di fatto a causa delle chiusure degli sportelli”, prosegue il PD, concludendo: “Pertanto chiediamo al sindaco che oltre ai proclami si impegni per risolvere concretamente i disagi, lo sconcerto della mancanza di un servizio pubblico negato, che ricade pesantemente su tutti i cittadini, ma anche sui professionisti nella procedura delle pratiche, che hanno scadenze in tutte le operazioni”.
 

L’appello di Augusto Curti

“Invitiamo Poste Italiane a ripristinare nel minor tempo possibile l’orario e la funzionalità dei propri uffici postali, così come prima l’emergenza Covid-19” è l’appello di Augusto Curti, coordinatore dei piccoli comuni Anci Marche alle Poste Italiane.

“Possiamo comprendere e condividiamo la scelta fatta nei primi momenti dell’emergenza, ma oggi non c’è più alcun motivo per continuare con orari ridotti, soprattutto ora che gran parte delle attività quotidiane sono ripartite. Le scelte aziendali non possono e non devono essere fatte con il sacrificio di tutti quei presidi territoriali che servono le comunità e sono indispensabili per la vita quotidiana di cittadini ed imprenditori. Mi risulta addirittura che anche in alcuni capoluoghi di provincia ci siano sportelli che registrano una riduzione d’orario. Poste Italiane ha saputo gestire molto bene la prima fase dell’emergenza: penso alle pensioni consegnate direttamente a casa al voler scaglionare il pagamento delle stesse e tante altre iniziative prese per fronteggiare l’emergenza. Ma oggi, seppur va detto che in diversi comuni l’orario è stato ripristinato, c’è la necessità di ripristinare l’orario su tutti gli sportelli onde evitare la fine di disservizi e fugare la preoccupazione tra i sindaci interessati”, conclude Curti.

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