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Ascoli, il progetto REMI Rete Educativa MeTe, ideato e coordinato dall’Associazione La Casa di Asterione e realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, a sostegno delle persone con disagio sociale e con disabilità psichica e fisica, si avvia alla conclusione.

Il progetto, al suo terzo anno di vita, ha promosso interventi nelle scuole (con 20 istituti scolastici e circa 800 giovani coinvolti nei primi due anni) ha realizzato anche attività di formazione artistica nel periodo invernale al Palafolli di Ascoli Piceno.

“Alla base della mediazione artistica c’è l’Arte dell’incontro e della relazione. L’incontro tra Me -Te è l’incontro di realtà e soggettività diverse che entrano in contatto, è la conoscenza, ma anche la crescita reciproca attraverso la mediazione artistica. Il progetto REMI non è un progetto per la disabilità in cui i ragazzi con disabilità vengono di nuovo isolati ma un progetto che promuove le abilità differenti dove coetanei con e senza disabilità possono insieme fare un’esperienza significativa e positiva ed arrivare ad accettarsi l’un altro, a prescindere dalle proprie abilità o disabilità. Il progetto REMI si fonda sulla convinzione che la diversità non è, e non può essere considerata, come un elemento di discriminazione, ma occasione di incontro e arricchimento reciproco”, spiegano gli organizzatori.

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Ascoli, la scuola estiva Me-Te

Ora è il tempo della Summer School Estate con Me-Te che prevede attività multidisciplinari d’arte anche nel periodo estivo, quest’anno con uno sforzo ancora maggiore per poter corrispondere alle esigenze della famiglie: dal 20 agosto all’11 settembre presso l’Aula Verde a Castel Trosino si terrà la scuola estiva, che vede la partnership del Comune di Ascoli Piceno. Le attività residenziali estive di carattere inclusivo nei prossimi giorni oltre che a Castel Trosino verranno svolte anche a Comunanza, Acquasanta e nei Comuni di Folignano, Appignano e Monteprandone.

Verranno aggiunte quest’anno anche alcune escursioni denominate passeggiate di inclusività in collaborazione con il CAI e alcune incursioni presso gli orti sociali della zona. Uno sforzo organizzativo che vede coinvolti circa 12 operatori e altrettanti docenti professionisti nelle arte terapie e nella formazione di arte per il sociale e che garantisce sia nella parte invernale che in quella estiva un servizio innovativo strutturato che coinvolge giovani in età scolastica di vari livelli in attività scolastiche ed extra scolastiche nell’area del tempo libero con benefici diretti sia ai fruitori direttamente coinvolti che ai normodotati volontari e alle famiglie coinvolte, con ottimi risultati di impatto sociale evidenti nelle operazioni di monitoraggio e valutazione del progetto stesso.

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