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Regionali Marche 2020, il Partito Democratico ha presentato ufficialmente la lista dei candidati regionali piceni (Anna Casini, Augusto Curti, Valeria Cardarelli e Paolo D’Erasmo) e il candidato presidente Maurizio Mangialardi.

Presente all’incontro ad Ascoli, che dà avvio formale alla campagna elettorale, anche il segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti.

Proprio alle parole del segretario nazionale Zingaretti è stata affidata la presentazione di Mangialardi, che ha spiegato l’iter che ha portato a sceglierlo come candidato: “Nonostante il rapporto positivo con il gruppo del Centrosinistra delle Marche, ho saputo che Maurizio era il candidato dalle agenzie di stampa. Si è trattato, quindi, di un processo spontaneo che ha portato alla scelta di un eccellente candidato, che affonda le proprie radici nella regione ed è interessato al confronto e agli interessi della politica marchigiana, quando altri candidati nascono a Roma a seguito di processi di lottizzazione politica”.

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Regionali Marche 2020, Zingaretti: voto utile a Mangialardi

“Combatteremo a testa alta e a viso aperto per la difesa e per il rilancio delle Marche. Ho assoluto rispetto per tutti i candidati presidenti ma la sfida vera è tra due candidati solamente. Muovo, perciò, un appello a tutti coloro che non vogliono che le mani e gli interessi di Salvini mettano piede nella regione, e solo la candidatura di Mangialardi può scongiurare questo pericolo”, dichiara Zingaretti, invitando gli elettori al cosiddetto voto utile, secondo il quale, quindi, lo scontro è uno contro uno: “Queste elezioni non vedono contrapposti Centrodestra e Centrosinistra ma una serie di alleanze e la Destra estrema. Noi saremo in piazza a parlare ai bisogni delle persone per tentare di dare soluzioni, e oggi la soluzione passa per Maurizio Mangialardi presidente della Regione Marche, che ci auguriamo possa aprire una nuova stagione”.

“Sono convinto che l’Italia ce la farà a rimettersi in piedi. La Destra attuale denuncia e cavalca i problemi delle persone, mentre noi pensiamo che vadano risolti. Abbiamo alle spalle mesi in cui l’Italia ha visto l’abisso, ma siamo consapevoli che grazie alla battaglia in Europa ora abbiamo davanti a noi una grande opportunità: è vero che ci sono molti problemi, drammatici e inediti, ma è falso che non siano risolvibili: ad esempio, a breve avremo a disposizione oltre 200 miliardi di euro da investire provenienti dall’Europa grazie alle battaglie combattute dal Centrosinistra”, prosegue il segretario del PD.

Per la questione sanità, specie alla luce dell’emergenza Covid, Zingaretti sottolinea che “non c’è dubbio che ci sia bisogno di investire sulla sanità pubblica. Per questo, ci batteremo per i 27 miliardi del Mes, ai quali la destra ha votato contro”. Essendo proprio oggi l’anniversario del sisma del 2016, si è parlato anche di ricostruzione, in molti casi ferma al palo: “Le ultime modifiche al sistema burocratico con le ordinanze del Commissario Legnini, da noi fortemente voluto, sono di straordinaria forza e daranno un grande impulso alla velocizzazione delle pratiche, soprattutto per la ricostruzione privata. Il periodo più buio è stato toccato con il Commissario nominato dal Governo di Centrodestra”. Alla domanda se si teme per il voto degli abitanti delle aree interne, Zingaretti risponde che per loro sta per aprirsi, dopo trent’anni, una speranza nuova: “Con il Recovery Fund, che prevede digitalizzazione e investimenti infrastrutturali, sarà possibile ricucire il paese, mettendo al centro la forza delle aree interne, con una stagione di investimenti mirati a ripopolarle portando servizi”.

Si vota in sette regioni italiane, ovviamente i risultati si ripercuoteranno sulla vita politica su scala nazionale“, conclude il segretario Dem.

Regionali Marche 2020, Mangialardi: coerenza e competenza per governare la Regione

La parola passa, poi, al candidato Governatore Maurizio Mangialardi, che dichiara che raccoglierà in sé le istanze di un pluralismo politico articolato: “Veniamo da mesi difficili: non riuscivamo a fare sintesi attorno ad un unico candidato e Ceriscioli aveva fatto un passo indietro. Abbiamo messo così in piedi una coalizione decisa, in grado di parlare agli interessi della Regione. Sono contento di essere, su scala nazionale, l’unico che tiene unito tutto il Centrosinistra e anche alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle, rappresentati dalla lista Marche Coraggiose”. 

Per risolvere le difficoltà strutturali e contingenti delle Marche, secondo Mangialardi, “servono coerenza e competenza: siamo, infatti, quel partito europeista che ha difeso l’Europa anche quando era difficile farlo, che prosegue con un piano coerente e ha idea di come poter rilanciare le Marche, a partire dai gravi problemi di collegamento infrastrutturale. Pensiamo, oltretutto, che la Regione possa essere protagonista in Europa e nel mondo: non possiamo perciò affidarla a chi, da Roma, ne elabora le sorti, diventando il grimaldello di rivendicazioni personali di qualcuno che non solo non è al Governo, ma ha deciso personalmente di non esserci”.

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