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Oggi Nicola Leali difende la porta di una squadra a tinte bianconere, esattamente come la maglia della squadra che lo ha fatto più sognare nella sua carriera, ovvero la Juventus. La compagine piemontese, infatti, acquistò il portiere classe 1993 dal Brescia ben otto anni fa.

Correva l’anno 2012, infatti, la Juventus mise mano al portafoglio per portare a Torino quello che da più parti veniva considerato come il vero e proprio erede di Gigi Buffon. In quel periodo, Leali aveva solo 19 anni e giocava nel Brescia, ma il suo talento cristallino si era potuto ammirare già molto bene, al punto tale che tutti ne parlavano anche come il futuro portiere della Nazionale.

Il problema è che sono passati otto anni da quel momento, ma Nicola Leali, la maglia della Juve, non l’ha mai veramente indossata. E neanche quella azzurra dell’Italia. Eppure, c’erano persone che avrebbero scommesso fior di quattrini sul suo futuro radioso ad altissimi livelli. Non sarebbe stato il primo a scommettere sulla carriera di un giocatore, anche se si tratta di una puntata che va molto più di moda in Inghilterra.

In ogni caso, sul web ci sono diversi portali che permettono di effettuare un numero impressionante di puntate. Giocare alle scommesse non è mai stato così semplice come al giorno d’oggi, dato che si può puntare anche direttamente tramite il proprio smartphone o tablet, senza nemmeno aver bisogno più del computer. Fondamentale, però, creare un conto di gioco su una piattaforma che operi in modo legale sul mercato italiano e che, di conseguenza, abbia ottenuto il marchio AAMS o ADM.

Qualche rimpianto per Nicola Leali?

Arrivato all’Ascoli in prestito dal Perugia, per Leali la trafila fino a questo momento è stata parecchio intenso e la sua carriera è stata un susseguirsi di squadre differenti. Numerosi i prestiti di cui è stato protagonista. Prima al Lanciano, poi allo Spezia, al Cesena, per poi andare al Frosinone e lasciare l’Italia nella stagione successiva accasandosi all’Olympiakos, prima, e allo Zulte, poi. Infine, l’acquisto a titolo definitivo del Perugia e poi la cessione in prestito all’Ascoli.

Non si può certo dire che tutti questi prestiti abbiano favorito la sua carriera, ma Leali ha sempre speso parole al miele per la Juventus, sostenendo come sia pur sempre un orgoglio. Se dovesse cambiare qualcosa del suo percorso da calciatore, Leali avrebbe senz’altro voluto rimanere per qualche anno di fila nella stessa squadra, anche se è chiaro che non rinnega nulla di tutte le esperienze che ha fatto nella sua carriera, che l’hanno portato a crescere e maturare non solo dal punto di vista sportivo.

L’eredità di Buffon e la Nazionale

Un’etichetta che, a lungo andare, potrebbe anche aver pesato sulla sua carriera, visto che Leali non è stato in grado di soddisfare appieno le aspettative che nutrivano in lui. Eppure, ha sottolineato spesso come questo fatto non è mai stato un vero e proprio peso a livello mentale, quanto piuttosto l’ha sempre interpretato come una sorta di riconoscimento. Con il passare degli anni, però, ha capito che si tratta di una cosa del tutto inutile, dal momento che non c’è nessuno come il portierone della Vecchia Signora.

Dalla Nazionale Under 16 a quella Under 21: non si può certo dire che Leali non abbia preso parte alla trafila azzurra da giovane, eppure non è riuscito mai a completare l’ultimo step per farsi largo in Nazionale maggiore. In fondo, anche Leali non ha mai smesso di pensarci, anche se, con il passare del tempo, si tratta di una speranza che si è fatta sempre più flebile. In fondo, è altrettanto vero che, però, sperare e sognare non hanno alcun costo, e il calcio è così imprevedibile che potrebbe donare qualche soddisfazione in tal senso a Leali anche tra qualche anno.

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