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Il Pd Ascoli torna a parlare dello screening rivolto agli studenti, facendo un appello: “per realizzare lo screening chiediamo di mettere a sistema medici di base, farmacie e volontari. Ci aspettiamo che i sindaci di Ascoli e di San Benedetto si muovano e sollecitino la Regione, per garantire la sicurezza degli studenti”.

Pd Ascoli, garantire la sicurezza degli studenti 

Nei giorni scorsi il PD Ascoli ha presentato un’interrogazione al Sindaco per sollecitare la Regione Marche in merito all’attivazione di uno screening ripetuto tra gli studenti e il personale scolastico delle scuole secondarie di Ascoli.

Oggi è tornato a parlare della questione, ribadendo la richiesta di utilizzare i kit  rapidi avanzati dalla campagna di screening della regione, circa 600.000, a favore delle scuole superiori marchigiane, sia per studenti che per personale scolastico. 

“La nostra proposta non è quella di pesare sugli operatori sanitari che dobbiamo ringraziare, chiediamo piuttosto di mettere a sistema medici di base, farmacie e volontari. E’ troppo importante garantire la  sicurezza dei nostri studenti”, ha tuonato la consigliera regionale Anna Casini.

“In merito allo screening c’è una grande confusione anche a causa dell’intervento di soggetti privati poi successivamente stoppati dalla Regione. Noi avevamo già proposto l’idea di riutilizzare i kit avanzati dalla campagna di massa”, ha aggiunto il Capogruppo del Pd Ascoli Francesco Ameli.

Le proposte del Pd Ascoli

“Non vogliamo fare l’ opposizione che demonizza tutto, ma vogliamo offrire delle  proposte e delle soluzioni concrete. Temo invece che il discorso riguardante la sanità ora venga messo al pari delle altre cose” ha affermato il consigliere comunale Angelo Procaccini.

E anche il consigliere Pietro Frenquellucci ha voluto dire la sua: “anche in questa vicenda si dimostra l’inadeguatezza e l’improvvisazione della politica, come è avvenuto per  la vicenda riguardante l’esternalizzazione della biblioteca comunale la cui delibera dovrà tornare in Consiglio perché non era stato chiesto il parere ai revisori contabili”.

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