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Scoperto uno stato della materia chiamato “ghiaccio superionico“. Una bizzarra forma dell’acqua prevista una trentina di anni fa ora viene alla luce. L’acqua non è diventata un liquido o un gas surriscaldato ma ghiaccio cristallino.

Il ghiaccio superionico e la forma dell’acqua

Uno dei laser più potenti del mondo ha colpito una goccia d’acqua, creando un’onda d’urto che ha aumentato la pressione dell’acqua a milioni di atmosfere e la sua temperatura a migliaia di gradi. L’acqua all’interno dell’onda d’urto non è diventata un liquido o un gas surriscaldato ma gli atomi si congelavano, formando ghiaccio cristallino. Dopo gli esperimenti del 2019 tornano attuali quelli sul ghiaccio superionico. A differenza del ghiaccio che comunemente conosciamo, quello che si trova nel freezer o al Polo Nord, il ghiaccio superionico è nero e caldo. Un cubetto pesa quattro volte più di uno normale.

Teorizzato per la prima volta più di trent’anni fa ora i ricercatori ne scoprono la presenza. Per molti potrebbe essere una delle più abbondanti forme di acqua dell’universo. Ora anche un gruppo dell’università di Chicago e pubblicata su Nature Physics ne ha studiato meglio la materia. Per ottenere gli odierni risultati hanno lavorato partendo da una goccia d’acqua. Per studiarne la struttura gli scienziati hanno utilizzato un sincrotrone, un acceleratore di elettroni. I ricercatori hanno così riprodotto il ghiaccio detto anche “bollente” e ne hanno esaminato la struttura.

Lo studio

Analizzare la nuova materia è importante per conoscere meglio tutte le proprietà dell’acqua. Conseguentemente è fondamentale per la ricerca astrofisica. Gli scienziati ritengono che condizioni estreme di pressione e temperatura di questo genere possano essere rintracciate anche su pianeti come Nettuno e Urano. Oltre loro, anche altri giganti ghiacciati esterni al Sistema solare potrebbero avere la stessa costituzione. Ciò serve per capire e studiare le caratteristiche dei campi magnetici ma anche per redarre le caratteristiche utili ai pianeti del sistema solare e oltre per ospitare la vita.

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