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Ora legale 2022: dopo cinque mesi di Ora solare, questa notte bisognerà spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora (convenzionalmente, dalle ore 2 alle ore 3 del mattino). L’Ora solare sarà, di nuovo, in vigore dal prossimo 30 ottobre 2022.

Ora legale 2022: stanotte lancette dell’orologio un’ora avanti

A partire da domenica 27 marzo, dunque, tornerà l’Ora legale: le lancette andranno spostate un’ora avanti e, stanotte, ci sarà un’ora di sonno in meno per ognuno di noi. L’Ora legale resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di ottobre, quello tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022.

Il passaggio dall’Ora solare a quella legale è stato pensato per avere un’ora di luce in più di sera, in modo da consumare meno corrente elettrica. Le giornate saranno all’apparenza più lunghe, con più ore di Sole e con il buio che arriverà più tardi.

In compenso, almeno nei primi giorni, dovremo abituarci a dormire un po’ di meno. Il cambio dell’ora, a volte, può causare stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno e stress. La possibile influenza negativa sull’umore, esercitata dal cambio di orario, solitamente svanisce nel giro di pochi giorni, grazie ai vantaggi che porta il nuovo orario.

In Italia, l’Ora legale è in vigore dal 1965. In precedenza, era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico aumentava continuamente.

Ora legale 2022: l’Italia deve decidere se abolire il cambio dell’ora

Nel 2018, il Parlamento Europeo aveva votato una risoluzione che prevedeva la fine del cambio di orario, lasciando però agli Stati membri dell’Unione Europea il diritto di decidere. L’Italia, per ora, ha scelto di lasciare le cose inalterate e dunque, per due volte all’anno, dovrebbe esserci ancora il passaggio da Ora solare a legale e viceversa.

Se, in Italia, ci sono pochi dubbi sui vantaggi dell’Ora legale, nel resto d’Europa non avviene lo stesso. A generare una contrapposizione tra le decisioni dei vari Stati, è stata principalmente la differenza di latitudine tra i Paesi del Sud e quelli del Nord, i quali non gioverebbero del risparmio energetico generato dal cambio dell’ora (in quanto, a causa della vicinanza al Polo Nord, le giornate estive sono decisamente più brevi, rispetto all’area mediterranea).

Nel giugno 2019, l’allora Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte depositò a Bruxelles una richiesta formale di mantenere l’Ora legale, alla quale era allegato un documento, in cui veniva quantificato il risparmio per l’Italia. Anche la Spagna, come il nostro Paese, si è dichiarata contraria all’eliminazione dell’Ora legale.

Il 2022 potrebbe essere l’ultimo anno di Ora legale, qualora l’Unione Europea dovesse emanare una direttiva che, come quella che nel 1996 ne uniformò l’adozione, uniformasse l’orario unico in tutta Europa. Quello di stanotte, potrebbe dunque essere l’ultimo passaggio all’Ora legale, mentre quello di fine ottobre potrebbe essere l’ultimo cambio dell’ora in assoluto.

Per il momento, l’Ora legale resterà in vigore fino al 30 ottobre 2022, quando tornerà l’Ora solare.

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