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C’è un’Italia che ripudia la guerra dichiarata e quella non dichiarata ma aperta di fatto con l’invio di armi a uno dei Paesi in conflitto. C’è un’Italia che condanna l’aggressione russa all’Ucraina, ma anche tutti gli altri interventi militari di grandi potenze e della NATO che la storia ha documentato. Un’Italia che non giustifica nessuna delle oltre 50 guerre attualmente in corso nel mondo. Un’Italia che non vuole essere trascinata in un terzo conflitto mondiale e che mai ha dato mandato ai suoi rappresentanti in Parlamento di farlo.

E ci sono milioni di italiani che vorrebbero far arrivare la loro voce ai governanti. Alcuni (tanti!) esponenti della politica, della cultura, dell’economia, dello spettacolo hanno sottroscritto un Appello e si incontreranno questa mattina a Roma. Riportiamo sia il testo dell’Appello sia l’elenco provvisorio dei firmatari. Fra loro anche il poeta-paesologo Franco Arminio, il regista Citto Maselli, il saggista e docente universitario Angelo Baracca, il politico ex magistrato Luigi De Magistris, l’attore e scrittore Moni Ovadia, lo scrittore Giovanni Impastato

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C’è un’Italia che ripudia la guerra dichiarata e quella non dichiarata ma aperta di fatto con l’invio di armi a uno dei Paesi in conflitto

Appello contro la guerra

“Siamo milioni in Italia a ripudiare la guerra e l’Italia in guerra. Condanniamo l’aggressione del Governo russo all’Ucraina, come ogni intervento militare delle grandi potenze e della NATO. Perché le guerre causano sempre distruzione, colpendo in primis la popolazione civile e portando morte, sofferenza e odio tra i popoli.

Siamo contrari alla decisione del governo e della maggioranza del Parlamento di condurre l’Italia in guerra, ribaltando, attraverso l’invio di armi, l’articolo 11 della Costituzione e aprendo così al rischio di una Terza Guerra Mondiale. Rifiutiamo un’economia di guerra che porta a un aumento dei prezzi, che rende ancora più ingiusta la nostra società, favorendo la speculazione e gli affari di pochi contro i molti.

Riteniamo fondamentale che il nostro Paese agisca concretamente per un immediato cessate il fuoco, veri negoziati, un ruolo centrale della diplomazia e una Conferenza di Pace, unica via.

La guerra e la sua economia approfondiscono la devastazione del pianeta e impediscono che si cooperi per la soluzione dei problemi comuni. Spetta a noi schierarci nettamente a favore dell’ambiente, opponendoci al ritorno al fossile, costruendo una vera transizione ecologica e una reale lotta al riscaldamento climatico, non più rinviabile. Ci schieriamo contro la violenza sulle donne, il razzismo, lo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, l’aumento delle spese militari, le mafie, la corruzione e l’autonomia differenziata, che distrugge il sistema pubblico e penalizza in primo luogo il mezzogiorno.

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C’è un’Italia che condanna l’aggressione russa all’Ucraina, ma anche tutti gli altri interventi militari di grandi potenze e della NATO che la storia ha documentato

Milioni di persone in tutto il mondo sono assetate di giustizia sociale e si stanno mobilitando, ottenendo importanti vittorie. Tocca anche a noi in Italia.

È tempo di costruire un modello di sviluppo in ferma contrapposizione alle ricette neoliberiste, ai processi di privatizzazione, e al potere economico e politico dominante, che da tempo ignora l’interesse collettivo e l’importanza dei beni comuni. E con un apparato di potere politico-economico-mediatico che comanda nell’interesse di pochi.

Il 9 luglio a Roma vogliamo cominciare a percorrere questo cammino. A mobilitarci nella società, nel mondo della cultura e anche nel sistema politico, oggi blindato dal Governo Draghi e dalla maggioranza trasversale che lo sostiene.

Incontriamoci, discutiamo, costruiamo con chi soffre, si indigna, lotta. Con chi viene escluso da questo sistema. Con chi ha idee, creatività, competenze, e non si arrende. Non è vero che “tanto non cambierà mai nulla”. Siamo noi che, congiuntamente, possiamo unire, costruire e cambiare. E noi le faremo cambiare nel senso della partecipazione, della democrazia, della solidarietà”.

I sottoscrittori dell’Appello

Fabio Alberti
Dafne Anastasi
Paolo Andreozzi
Cesare Antetomaso
Guendalina Anzolin
Giuseppe Aragno
Massimo Arcangeli
Franco Arminio
Pino Ippolito Armino
Michela Arricale
Saverio Aversa.
Angelo Baracca
Filippo Barbera
Emma Baeri
Saverio Bartoluzzi
Michela Becchis
Vincenzo Benessere
Piero Bevilacqua
Paolo Berdini
Daniele Biacchessi
Marco Bigerni.
Susanna Boheme Kuby
Cinzia Bomoll
Marina Boscaino
Fabiola Bravi
Agostino Breda
Maurizio Brotini
Benedetta Buccellato
Romeo Bufalo
Antonella Bundu
Simone Caccavallo
Paolo Cacciari
Enrico Calamai
Giulia Calò
Francesco Campolongo
Elisabetta Canitano
Ileana a Capurro
Antimo Caro Esposito
Loris Caruso
Clarissa Castaldi.
Maria Teresa Chiarello
Donatella Chiodo
Salvatore Cingari
Francesco Ciocconi
Vincenzo Colaprice
Amalia Collisani
Andrea Costa
Giancarlo Costabile
Michele Conia.
Natale Cuccurese
Carlo Cunegato
Massimo Dapporto
Rachele de Chiara
Cinzia Della Porta
Nicoletta Dentico
Francesco Di Lieto
Soumaila Diawara
Camilla Diurno.
Enzo Di Salvatore
Matteo Dominioni
Angelo d’Orsi
Nicoletta Dosio
Tiziana Drago
Abdel El Amir
Gianni Fabbris.
Daniela Lourdes Falanga
Lillo Fasciana
Paolo Favilli
Mariema Faye
Nello Fierro
Martina Filippini
Luca Fontana
Francesca Fornario
Federico Fornasari
Francesca Frediani.
Gianni Fresu
Andrea Fumagalli
Rosaria Galiero
Sara Gandini
Filippo Girardi
Haidi Giuliani
Valeria Giuliano.
Giuliano Giurlando
Lorenzo Giustolisi
Dino Greco
Paola Guazzo
Maria Teresa Iannelli
Giovanni Impastato
Franco Ingrillì
Stefano Jossa
Patrick Konde.
Francesca Lacaita
Ferdinando Laghi
Lelio La Porta
Raniero La Valle
Claudileia Lemes Dias
Guido Liguori
Fabiomassimo Lozzi
Francesca Lini
Giorgia Listì .
Giulia Livieri
Consuelo Locati
Ernesto Longobardi
Antonio Lo Schiavo
Domenico (Mimmo) Lucano
Elettra Luna Lucassen
Gabriele Lupo
Guido Lutrario
Paolo Maddalena.
Roberto Mancini
Nicola Manfredelli
Lucio Manisco
Dario Manni
Laura Marchetti
Tommaso Marcon
Gabriele Antonio Mariani
Loredana Marino
Antonella Marras.
Pino Masciari
Francesco Saverio Mascolo
Leonardo Masella
Citto Maselli,
Ignazio Masulli
Giovanni Mazzetti
Emilio Mesanovic.
Leo Micali
Maria Vittoria Molinari
Raul Mordenti
Roberto Morea
Veronica Morea
Roberto Musacchio
Viola Negro
Eva Olivero.
Gessica Onofri
Guido Ortona
Moni Ovadia
Giovanni Pagano
Rossano Pazzagli
Dora Palumbo
Vera Pegna.
Ada Perini
Tonino Perna
Francesca Perri
Tiziana Pesce
Rosangela Pesenti
Gregorio Piccin
Giuseppe Racanelli
Cristina Re.
Sandro Repaci
Riccardo Rifici
Vincenzo Riccio
Valntino Romano
Francesco Rubini
Massimo Rossi
Franco Russo.
Giorgia Salvati
Clementina Sasso
Enzo Scandurra
Emilio Scalzo
Giancarlo Scotoni
Fabio Sebastiani
Vauro Senesi.
Marino e Sandro Severini (The Gang)
Piero Soldini
Lucina Speciale
Santino Spinelli
Francesco Staccioli
Giulia Stringhini
Alvise Tassell.
Rosa Tavella
Aurora Trotta
Francesco Tuccino
Stefania Tuzi
Carmela Uliano
Emanuele Ungheri
Adolfo Vallini.
Luciano Vasapollo
Fulvio Vassallo Paleologo
Stefano Vento
Maddalena Verrone
Guido Viale
Pasquale Voza.
Alberto Ziparo
Maurizio Acerbo
Silvia Benedetti
Anna Camposampiero
Viola Carofalo
Mauro Casadio
Marta Collot.
Giorgio Cremaschi
Luigi de Magistris
Yana Ehm
Paolo Ferrero
Andrea Ferroni
Eleonora Forenza
Stefano Galieni
Giuliano Granato.
Matteo Mantero
Elena Mazzoni
Paola Nugnes
Carmine Piscopo
Rosa Rinaldi
Giovanni Russo Spena
Doriana Sarli
Simona Suriano.

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