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L’Assemblea dei Sindaci dell’Area Vasta 3 ha approvato il documento contenente le osservazioni sulla nuova legge di organizzazione del servizio sanitario regionale. Un piano che è in discussione in queste settimane; il documento è stato inviato alla Regione Marche.

Piano sanitario regionale: le osservazioni dei Sindaci di AV3

“La nuova legge di organizzazione del servizio sanitario regionale – si legge nel documento – è un’opportunità per migliorare il sistema socio-sanitario della nostra regione. E dei nostri territori, riorganizzando gli stessi sulla base dei mutamenti socio-demografici e delle conseguenze dovute all’elevata spinta alla mobilità insita nella globalizzazione. Per tali ragioni, la proposta ha bisogno di passaggi istituzionali intensi. Ma anche del necessario approfondimento con la messa a disposizione di dati aggregati e dati territoriali”.

Le proposte dei Sindaci al piano sanitario

Tra le proposte avanzate dai Sindaci c’è quella di “stabilire un modello chiaro di relazione e di operatività. Un modello che sia il più possibilmente sovrapponibile alle esigenze degli attuali Ambiti. Ats che, ad oggi, hanno dato prova di buona funzionalità, visto che attualmente si relazionano molto di più con i dipartimenti che con i distretti”. I primi cittadini hanno chiesto anche di “prevedere l’introduzione obbligatoria del fascicolo sanitario e favorire la banda ultra larga, specialmente per collegare tutte le strutture del Servizio socio-sanitario regionale”.

Inoltre, hanno proposto di inserire nella legge la previsione “la nomina di un direttore dell’integrazione socio-sanitaria che dovrà competere agli ambiti sociali nei quali i sindaci potranno indirizzare tutti gli aspetti organizzativi dei servizi di supporto socio-sanitari con l’integrazione sociale dei territori.  Il direttore socio-sanitario sarà indicato con procedure ad evidenza pubblica dal coordinamento delle Ats delle Aree vaste di competenza. Questo per favorire al meglio l’integrazione dei servizi sociali”.

Nel documento si propone anche la realizzazione di un sistema informativo avanzato e unico per tutta la Regione.

Un sistema che consenta, soprattutto per le prestazioni diagnostiche, che le Ast interagiscano per il superamento delle criticità dovute a carenze o emergenze epidemiologiche.  “Il sistema informativo delle varie Ast – scrivono i sindaci – dovrà essere supportato e integrato con un sistema informativo regionale. Questo in modo che il controllo di gestione, la valutazione comparativa dei costi, dei rendimenti, dei risultati e dell’indice di mobilità passiva, il grado di efficacia e di efficienza raggiunto da queste, siano misurabili e comparabili”.

Tra le richieste è stata sottoscritta anche quella del Comune di Montefano di essere inserito nel Distretto socio-sanitario di Macerata e non più in quello di Civitanova.

“Sono molto soddisfatto – commenta il presidente della Provincia, Sandro Parcaroli – perché i Sindaci hanno lavorato insieme per definire un documento che potesse andare a delineare ancora meglio alcuni aspetti della legge di riforma del servizio sanitario predisposto dalla Regione. Lavorare insieme, in sinergia, è l’unico modo per far crescere il nostro territorio. Soprattutto in ambito sanitario, dopo quanto abbiamo visto negli ultimi due anni di pandemia”.

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