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Sono 6.660 i contratti di lavoro che le imprese prevedono di attivare nelle Marche nel mese di agosto: in consistente diminuzione rispetto a quelli di luglio, a causa del fattore stagionalità. Ma in incremento del +6,7% rispetto al mese di agosto dello scorso anno. Con riferimento al trimestre agosto-ottobre la stima è di 31.790 entrate previste, con una crescita su base annua di +3,1%. I dati sono forniti dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere-ANPAL. Con riferimento all’Italia, l’indagine evidenzia una crescita rispetto ad agosto 2021 di +10,8%, e una forte diminuzione rispetto a luglio 2022 (-43,7%).

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Fonte: Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior

Lavoro nelle Marche: analisi dei dati

I due macrosettori, industria e servizi, nelle Marche presentano andamenti divergenti. Il primo, con 2.710 entrate previste, fa rilevare un incremento di +26,6% rispetto all’anno precedente. Il secondo, al contrario, con le 3.960 entrate programmate mostra una moderata flessione, pari a -3,4%. A livello nazionale, gli andamenti su base annua delle entrate previste di agosto sono invece omogenei, essendo tutti positivi e attorno al 10-11%.

Dettaglio per tipologia di settore

Industria manifatturiera e public utilities, con 2.160 contratti di lavoro arrivabili mostrano una variazione su base annua di +20,7%. Il dato sale notevolmente se si passa alle costruzioni: le 540 entrate previste superano quelle dell’agosto 2021 del 50%. Nel terziario, in crescita su base annua risultano solamente i servizi alle persone, con 840 entrate programmate e un incremento di +18,3%. Le flessioni sono moderate per il commercio, con 750 ingressi previsti (-1,3%) e per i servizi alle imprese, i cui 970 contratti di lavoro da attivare risultano in diminuzione del -4%. Più accentuata, invece, la contrazione dei servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici, che seppure in diminuzione del -14,7% risultano essere ancora la componente più consistente del terziario, con 1.390 entrate programmate.

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Nel settore delle costruzioni ad agosto sono previsti 540 nuovi ingressi: il 50% in più rispetto al 2021

Dettaglio per territorio

Solamente la provincia di Ascoli Piceno risulta in controtendenza rispetto all’andamento regionale: le entrate previste dalle imprese sono 950, il 13,6% in meno di quelle dell’agosto dello scorso anno. In tutte le altre province le entrate programmate hanno andamento in crescita su base annua. Nella provincia di Ancona le entrate si confermano più numerose e sono 2.110, con un incremento del +7,1% su agosto 2021. Ma la crescita maggiore è quella della provincia di Pesaro-Urbino  con 1.750 contratti di lavoro di cui si programma l’attivazione e un  incremento di +17,4%. Le entrate previste sono 1.340 per la provincia di Macerata, con un incremento su base annua di +9,8%, e 510 per quella di Fermo, il 10,9% in più rispetto ad agosto 2021.

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Fonte: Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior

Lavoro: le professioni più richieste nelle Marche

La domanda più consistente continua ad essere quella per cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici, con 1.200 entrate previste. Il divario con le altre professionalità è notevole. I contratti i lavoro in attesa per gli operai metalmeccanici-elettromeccanici sono 510, quelli per personale non qualificato nei servizi di pulizia e servizi alle persone sono 490. Le richieste per operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici sono 420, quelle per commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso 340.

L’elenco prosegue quindi con il personale non qualificato nella logistica, facchini e corrieri (300 entrate previste), i conduttori di mezzi di trasporto (280), il personale di amministrazione, segreteria e servizi generali (270). E gli operai specializzati nelle industrie chimiche e della plastica (230).

Lavoro: le difficoltà di reperimento

Ad agosto nelle Marche la difficoltà di reperimento delle professionalità ricercate è davvero forte. Le imprese avrebbero difficoltà nel 45,5% dei casi, un anno fa la quota era al 38,7%. Nel 2021 il divario tra le due principali motivazioni della difficoltà di reperimento non era troppo ampio: 20,6% mancanza di candidati e 15% inadeguatezza della preparazione. Quest’anno risulta incidere molto di più la mancanza di candidati, pari al 30%, mentre l’inadeguatezza della preparazione si ferma all’11,8%. A mancare sono soprattutto operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature, con 220 entrate programmate e una difficoltà pari a 67,6%. Situazione molto simile per i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (160 entrate previste, 62,8%), e per gli operai nelle attività metalmeccaniche-elettromeccaniche (510 – 62,1%).

Mancano o sono insufficientemente preparati gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (420; 58,4%) e gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta (190; 58,4%).

Ma anche i conduttori di mezzi di trasporto (280; 52,9%) e gli operai specializzati e i conduttori di impianti nell’industria alimentare (130; 51,9%).

Anche per cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici le difficoltà di reperimento non sono trascurabili, riguardando il 46,1% delle 1.200 entrate previste. A chiudere le dieci posizioni con le maggiori difficoltà di reperimento ci sono i tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (130; 43,3%).

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Fonte: Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior

Le forme contrattuali.

Il 19% delle entrate previste delle Marche ad agosto sarà in forma stabile, con contratto a tempo indeterminato oppure di apprendistato: quota simile a quella del 2021, quando era del 20%. Confermata la prevalenza dei contratti alle dipendenze (75,8%), i contratti di lavoro in somministrazione risulterebbero coprire il 18,6%, seguiti dal 4,5% degli altri lavoratori non alle dipendenze. Infine dall’1% per i collaboratori.

Tra i soli contratti di lavoro alle dipendenze, il 68% dovrebbe avere la forma del contratto a tempo determinato, il 18% del tempo indeterminato,. Quote del 7% spetterebbero sia all’apprendistato sia agli altri contratti.

Lavoro: i titoli di studio richiesti

Nel mese in esame la domanda rivolta a figure in possesso di un titolo di studio universitario nelle Marche è del 10%. L’incidenza delle figure in uscita dall’Istruzione Tecnica Superiore resta molto limitata (0,6%), mentre il livello di istruzione secondario è richiesto per il 27,8%. Le figure professionali in possesso di qualifica/diploma professionale dovrebbero incidere per il 19,8% dei contratti. Infine, si conferma molto rilevante la quota degli ingressi per i quali non è richiesto alcun titolo di studio (41,9%).

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Nelle Marche ad agosto mancano o sono insufficientemente preparati gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici

Il commento dei dati regionali

“Questa precarietà – commenta il presidente di Camera Marche Gino Sabatinie la crescente, lamentata, difficoltà di reperimento ci vedono allineati col dato nazionale, ma il mal comune non conforta. Di certo si risente di un clima di incertezza che tra conflitto in Ucraina, aumento di inflazione e accesso al credito rende difficile guardare al futuro. Una condizione inaccettabile quando si parla di giovani e che rafforza il ruolo del sistema camerale e associativo nel raccordo tra mondo dell’impresa e della scuola/formazione. Valorizzazione delle competenze tecniche fornite dagli ITS, innanzitutto, ma anche orientamento verso percorsi nuovi che portino freschezza in comparti che vanno rivitalizzati e resi più interessanti agli occhi delle nuove generazioni. La moda in primis, dove servono anche competenze digitali e ambientali”.

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