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Il granchio blu o granchio azzurro è un crostaceo specie autoctona delle coste atlantiche del continente americano. Ha la punta delle chele di colore rosso, mentre il resto, così come le zampe, la caratteristica colorazione blu. Negli ultimi anni si sta diffondendo anche nel continente europeo e ora sta spopolando nella costa laziale.

Granchio, quello blu è protagonista sulla costa laziale

Dopo aver risalito la corrente con i mari caldi, il granchio blu è apparso e ha conquistato l’attenzione dei media nella spiaggia di Ladispoli. Non è pericoloso per l’uomo ma è un’incognita il suo impatto complessivo. Una specie che potrebbe modificare la catena alimentare locale. Una vera e propria specie aliena che non appartiene all’ecosistema del posto dove è apparso in grandi esemplari.

I granchi blu si cibano di gamberi, pesci, cefali o anguille. Hanno grandi dimensioni, il loro carapace è più largo che lungo, si riproducono molto velocemente e in grande numero. Molto presto li troveremo su altre spiagge italiane. Il problema è che con le sue chele può rovinare attrezzature da pesca e sterminare popolazioni di pesci locali destinati al consumo.

La diffusione di specie aliene

Sono sempre più presenti nei mari e sulle spiagge italiane, specie aliene. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ne ha già individuate diverse. Oltre il granchio blu, il pesce palla maculato, pesce scorpione, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Tutte specie a cui prestare attenzione per evitare spiacevoli incidenti. Il granchio blu nello specifico è arrivato risalando il canale di suez e il Mar Mediterraneo. Ora la loro nuova specie è sotto attenzione da parte degli umani. In america il granchio blu viene già utilizzato abbondandantemente in cucina. Il crostaceo viene richiesto e ha riscosso successo. Sarà proprio la loro presenza a tavolta che potrebbe limitarne la specie e la diffusione.

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