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Il peso delle imprese artigiane interessate dalla domanda turistica è ancora rilevante. Questa considerazione emerge dallo studio di Confartigianato Imprese che mette al centro dell’indagine il comparto e la sua composizione nelle regioni e province d’Italia.

Confartigianato: i dati per territorio

Partendo da dati nazionali, alla fine del primo trimestre 2022 le imprese artigiane che operano in attività interessate dalla domanda turistica sono 198.912. Cioè il 15,6% del totale dell’artigianato. Rispetto allo stesso periodo 2021 si nota una leggera flessione (l’anno precedente tale peso era del 15,8%).

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Le imprese artigiane più interessate dalla domanda turistica sono quelle del comparto abbigliamento e calzature

Le Marche continuano a essere una regione con una certa rilevanza numerica di attività a vocazione turistica. Sia nel 2022 che nel 2021, infatti, emerge un rapporto del 18,5% tra tali aziende e il totale delle imprese artigiane. Questo dato è superiore alla media nazionale: al riguardo le Marche sono la quinta regione in Italia.

A livello provinciale, numeri considerevoli vengono registrati a Fermo, dove l’artigianato interessato dalla domanda turistica rappresenta poco meno di un terzo del totale dell’artigianato del territorio. Fermo, con il suo 31,2%, è la seconda provincia in Italia, dopo Prato che ha un 37,9%. Il Maceratese ha un rapporto del 18,8%, sempre sopra la media marchigiana, l’Ascolano è al 15,1%.

Confartigianato: i dati per settori

Analizzando i tre primi settori per provincia, si nota che nel fermano il comparto più considerevole in tale studio è l’abbigliamento e calzature che conta 1.383 imprese (74,4% del totale interessato alla domanda turistica). E’ seguito dall’agroalimentare con 178 imprese (9,6%) e ristoranti e pizzerie con 137 (7,4%).

Il maceratese vede 802 imprese nel comparto abbigliamento e calzature (46,1%), 279 nell’agroalimentare (16%) e 268 in altre attività manifatturiere e dei servizi (15,4%).

Infine, l’ascolano registra 198 imprese nel settore abbigliamento e calzature (24,6%), 195 nell’agroalimentare (24,2%) e 147 in altre attività manifatturiere e dei servizi (18,2%).

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Il presidente di Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno e Fermo Enzo Mengoni

Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno e Fermo

“L’artigianato delle nostre tre province di riferimento – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno e Fermo Enzo Mengoniconferma tutta la sua professionalità e vocazione turistica. I dati ricordano la loro rilevanza in un settore così strategico per la nostra regione come quello dell’accoglienza. Nella terza estate covid, la prima senza restrizioni, registriamo notevoli flussi turistici nel territorio. Confidiamo che questi arrivi incentivino pure l’economia e che le aziende che lavorano a stretto giro con i vacanzieri vengano sempre più sostenute. Specialmente dal punto di vista della promozione delle loro produzioni di qualità, che sono uno dei biglietti da visita più efficaci delle Marche”.

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