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Terremoto Centro Italia e novità di sviluppo. Sono ufficialmente partitit 8 nuovi bandi del Piano nazionale complementare NextAppennino. Bandi che mettono a disposizione altri 455 milioni di euro sotto forma di incentivi alle imprese che investono nelle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. Investimenti di media dimensione, l’avvio, la crescita e gli investimenti innovativi delle micro, piccole e medie imprese e i progetti che riguardano la cultura, il turismo e lo sport, l’inclusione sociale.  

Terremoto, Legnini presenta nuovi bandi per 455 milioni

Le zone colpite dal terremoto del 2016 hanno a disposizione nuovi incentivi.  Un pacchetto riservato alle imprese di circa 620 milioni di e che investono nelle aree colpite dal sisma. I bandi riguardano gli investimenti di media dimensione, l’avvio, la crescita e gli investimenti innovativi delle micro, piccole e medie imprese e i progetti che riguardano la cultura, il turismo e lo sport, l’inclusione sociale. 

Una linea di finanziamento di 10 milioni di euro è dedicata al “Ciclo delle macerie“. Per finanziare gli investimenti per la trasformazione delle macerie in materie prime e seconde per l’edilizia. Ma anche per la realizzazione di opere edili e stradali e di ripristino ambientale riducendo il volume da smaltire e attivando nuovi processi produttivi locali e nuove filiere produttive. Il tutto attraverso il riuso e il riciclo dei materiali da costruzione e demolizione. I termini per la presentazione dei progetti scadono il 14 ottobre.

Il programma bandi

Dal primo settembre è aperto il bando per i grandi progetti di investimento, per 80 milioni di euro complessivi, che sta già registrando forte interesse da parte delle imprese.  Il 30 settembre invece sarà avviato il bando per i progetti di partenariato pubblico-privato con altri 80 milioni disponibili. Subito dopo sarà la volta del bando più piccolo, con 3 milioni di euro, per finanziare i progetti in ambito agrosilvopastorale. Il 20 settembre aprirà poi il bando, aperto ai comuni, per il finanziamento, con 68 milioni di euro, delle nuove Comunità energetiche rinnovabili. Per quest’ultimo possono presentare domanda sia gli enti pubblici che le amministrazioni pubbliche con una sede nei crateri 2009 – 2016. Sia le comunità energetiche in via di costituzione, con almeno un ente pubblico o pubblica amministrazione all’interno. I progetti saranno valutati, sulla base di una serie di parametri oggettivi, da un apposito Comitato.
 
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