Articolo
Testo articolo principale

Ascoli Piceno: l’allenatore di calcio Carlo Mazzone, tra pochi giorni, diventerà cittadino onorario della città delle Cento Torri. A Mister Mazzone sarà tributata la prestigiosa onorificenza da parte della città picena, per aver allenato con professionalità la squadra dell’Ascoli.

Ascoli Piceno: cittadinanza onoraria a Carlo Mazzone

L’allenatore Carlo Mazzone (conosciuto anche come “Sor Carletto”), romano di nascita ma ascolano d’adozione, riceverà la cittadinanza onoraria nel corso del prossimo Consiglio Comunale di Ascoli Piceno, che si svolgerà giovedì 29 settembre. Insieme al “Presidentissimo” Costantino Rozzi, Mister Mazzone è uno dei personaggi simbolici dell’ultracentenario club di Corso Vittorio Emanuele. Al timone della squadra bianconera, infatti, Carletto Mazzone conquistò una doppia promozione dalla Serie C alla Serie A.

Ascoli Piceno: la carriera dell’allenatore Mazzone

Carlo Mazzone è nato a Roma il 19 marzo 1937. Iniziò a giocare a calcio con la maglia della Roma, nelle giovanili della squadra. Il suo esordio in Serie A risale al 31 maggio 1959 (Fiorentina-Roma 1-1). In seguito, si trasferì alla SPAL, passando poi al Siena (in Serie C). Nel 1960, Carletto andò alla Del Duca Ascoli, club in cui giocò per nove anni (dal 1960 al 1969), e nel quale collezionò ben 221 presenze, la maggior parte delle quali nel ruolo di capitano bianconero (con 11 gol segnati).

La sua ultima stagione da calciatore, quella 1968-1969, fu anche la sua prima da allenatore, sempre dell’Ascoli. Infatti, la carriera da allenatore di “Sor Carletto” ebbe inizio proprio nella città delle Cento Torri: nel 1968, il “Presidentissimo” Costantino Rozzi gli affidò la guida della Prima Squadra bianconera (nella quale Mazzone rimase fino al 1975). Durante questo periodo, con due promozioni ottenute in tre anni, Mazzone portò la squadra dalla Serie C alla Serie B, fino a raggiungere la Massima Serie.

Nel campionato 1974-1975, il tecnico nato a Roma conquistò la prima di molte salvezze in Serie A; poi, a fine stagione, passò alla Fiorentina. Sulla panchina viola, Mazzone rimase per ben tre anni, vincendo la Coppa di Lega Italo-Inglese nel 1975 e concludendo il campionato 1976-1977 al terzo posto. Nel 1980, tornò all’Ascoli per altre cinque stagioni, guidando la squadra ad uno storico sesto posto in Serie A (nel campionato 1981-1982) e a quattro salvezze consecutive.

Dopo un’esperienza al Lecce, nel 1991 si trasferì al Cagliari. In Sardegna, conquistò il sesto posto in Serie A e la qualificazione alla Coppa UEFA (dopo ben 21 anni). Il successo gli valse la chiamata da parte della Roma, una delle squadre della sua città. Poi allenò altre squadre, tra cui Brescia e Bologna. Mazzone chiuse la carriera nel 2006, con il Livorno.

Carlo Mazzone è il recordman di presenze in panchina, tra tutti gli allenatori italiani (con 795 presenze totali in Serie A).

Al grande Carletto Mazzone, inoltre, è stata dedicata la Tribuna Est dello Stadio “Del Duca” di Ascoli Piceno: un gesto di riconoscenza, nei confronti di un allenatore che, insieme al Presidente Rozzi, ha contribuito a valorizzare la storia dell’Ascoli Calcio.

Infine, nel febbraio 2020, Carlo Mazzone è entrato nella “Hall of Fame” del calcio italiano (speciale graduatoria dedicata a giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti italiani ed esteri, capaci di lasciare un segno indelebile, nella storia italiana del popolare sport).

La cittadinanza onoraria di Ascoli Piceno è un ulteriore riconoscimento della bravura, del carisma e della simpatia che contraddistinguono l’allenatore romano, che ora diventerà anche cittadino onorario ascolano.

TAG: , , , ,