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Tartufo d’oro per le aziende simbolo dell’alta valle del fiume Metauro. Lo scorso weekend tanti appuntamenti legati al pregiato tubero del territorio di Sant’Angelo in Vado.

Tartufo d’oro, Bianco Pregiato e Sant’Angelo in Vado

Lo scorso weekend gran finale della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche di Sant’Angelo in Vado (PU). La manifestazione si è chiusa con un duplice omaggio al territorio operoso e combattivo. Un territorio che non si ferma nonostante catastrofi naturali. Una zona che sceglie ancora oggi di investire nell’entroterra ricco di eccellenze. Per tale motivo sono stati premiati con il Tartufo d’Oro tre protagonisti locali. Lo stilista Angelo Cruciani, ideatore del brand Yesael, l’azienda Fratelli Beretta, titolare del marchio Carpegna Prosciutti e sponsor della VL Pesaro Basket e Piergiorgio Cariaggi, titolare di un rinomato lanificio che ancora oggi produce filati con tecniche antiche al servizio dell’industria della moda. Un premio è stato assegnato anche alla memoria di Gabriele Donnini, professore da poco scomparso, figura poliedrica che tanto ha fatto per il bene di Sant’Angelo in Vado.

Un territorio e tante iniziative collaterali

Sono state tante e per tutti i gusti le iniziative collaterali alla Mostra Nazionale del Bianco Pregiato delle Marche di Sant’Angelo in Vado. Domenica si è tenuta la giornata dedicata al cane da tartufo, indispensabile e fedele compagno di ogni tartufaio. In scena la 48esima Gara nazionale di cerca al tartufo che con in palio il Trofeo Perrotta. A gareggiare cani e tartufai provenienti da tutt’Italia. Durante la giornata protagonista anche l’Associazione Tartufai e Amici del Bosco con una gara di cerca al tartufo in un ambiente boschivo ricreato, un approccio sperimentale e meno comune che vuol simulare la vera cerca nel bosco.

Non sono mancate camminate e pedalate organizzate che hanno attraversato boschi, crinali e fossi dove nasce il tartufo. Il tutto è stato impreziosito dal corteo storico di Federico da Montefeltro e Gentile Brancaleoni con oltre cento figuranti in costume che hanno segnato il tributo di Sant’Angelo in Vado per i seicento anni dalla nascita del duca di Urbino.

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