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Crea e il suo annuario, per la 75esima volta analizzato l’andamento e l’evoluzione del sistema agro-alimentare nazionale. L’agricoltura si conferma protagonista contribuendo al 15% del fatturato globale dell’economia nazionale

Crea, presentato il nuovo Annuario dell’Agricoltura Italiana

Presentanto l’Annuario dell’Agricoltura Italiana, giunto alla sua LXXV edizione. Dal 1947, analizza l’andamento e l’evoluzione del sistema agro-alimentare nazionale. Quest’ultimo, dedicato al 2021, restituisce un’immagine vitale dell’agricoltura nazionale, di fronte alle molte sfide di questo millennio. “La sempre più pressante emergenza climatico-ambientale, l’emergere di nuove forme di povertà, ricollocano l’agricoltura e l’agro-alimentare al centro dell’interesse pubblico. Del dibattito tecnico-scientifico e, quindi, dell’agenda politica mondiale“. Così Carlo Gaudio, presidente del Crea, intervenendo alla presentazione dell’Annuario dell’Agricoltura italiana 2021. Il volume resta la fonte più autorevole e completa per comprendere lo stato del settore in Italia, realizzato dal Crea, con il suo Centro Politiche e Bioeconomia.

“Come ogni anno, da 75 anni, l’Annuario consolida tutti i dati e i trend dell’agricoltura italiana. Rappresenta l’unica pubblicazione capace di descrivere con rigore e completezza la complessità del nostro sistema agroalimentare“. Dichiara Stefano Vaccari, direttore generale  del Crea. “Un Sistema che anche nel 2021 ha dimostrato straordinaria vitalità e che nel complesso fattura oltre 549 miliardi di euro. A livello europeo l’Italia agricola cresce, ma meno di altri Paesi e perde la Leadership del Valore aggiunto che deteneva da 8 anni. Delle quattro maggiori agricolture europee, un ettaro italiano continua a produrre  più del doppio del Valore aggiunto di tutti gli altri Paesi“.

La fotografia dell’agricoltura italiana

L’agricoltura si conferma protagonista all’interno della filiera agro-alimentare. Simbolo del Made in Italy contribuisce al 15% del fatturato globale dell’economia nazionale. La crescita, rispetto al 2020, del  fatturato complessivo dell’agro-alimentare, si deve  alle buone performance dell’agricoltura (+6,4%). Soprattutto dell’industria alimentare (+7,6%), in aumento anche rispetto ai livelli pre-pandemia (+2,5% sul 2019). Indiscusso anche il contributo dell’agricoltura alla bioeconomia (+11% circa rispetto al 2020). Di questi, il primario e l’industria alimentare rappresentano quasi il 60% della produzione e il 69% di occupati (69%).

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