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L’ok alle etichette allarmistiche sul vino che l’Ue ha concesso all’Irlanda preoccupa il settore vitivinicolo marchigiano. Non tanto per il mercato in sé che appare davvero marginale rispetto alle esportazioni di vino dalla nostra regione (lo 0,3% del totale secondo una rielaborazione di Coldiretti Marche su dati Istat del 2021). Quanto perché questo il via libera rappresenta un pericoloso precedente. Precedente che arriva nonostante i pareri contrari di Italia, Francia, Spagna e altri sei Stati membri.

Vino: l’alert sull’etichetta

Nei giorni scorsi il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha commentato a caldo la decisione della Commissione UE. “La reputo una scelta gravissima – ha detto – e più che a tutelare la salute sembra mirata a condizionare i mercati”. Ha aggiunto, inoltre, che mettere sullo stesso piano il tabacco e il vino, quanto a pericolosità per la salute, non è sensato.

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Coldiretti: è improprio criminalizzare singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate

Alert sull’etichetta del vino: Coldiretti Marche

“Con l’alert sulle etichette – spiega Coldiretti Marche – c’è il rischio di aprire le porte a una normativa comunitaria che metterebbe a rischio la principale voce dell’export agroalimentare regionale. È del tutto improprio assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici e criminalizzare singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate”.

Un po’ quello che avviene con le etichettatura a semaforo o il nutriscore. Pratiche che mettono all’indice alimenti antichi, naturali e salutari come l’olio extravergine di oliva o i formaggi. E allo stesso tempo danno luce verde a bibite light o senza zuccheri di cui si ignorano gli ingredienti.

Il settore vitivinicolo nelle Marche

Nelle Marche il settore vitivinicolo conta circa 15mila ettari, circa 2mila aziende vinificatrici e una produzione di qualità che vale 106 milioni di euro l’anno. Dato, quest’ultimo, riferito solo alle denominazioni di origine. L’export 2022, nei primi nove mesi, ha sfiorato i 56 milioni di euro (+33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

“Si tratta, in generale – sottolinea Coldiretti Marche – di difendere un settore del Made in Italy che ha scelto da tempo la strada della qualità. Il consumo pro capite in Italia si attesta sui 33 litri all’anno. Con una sempre maggiore attenzione alla storia del vino, ai legami con i territori che spingono italiani e stranieri anche alla scoperta di cantine e aziende”.

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