Articolo
Testo articolo principale

Solo nelle Marche ben 11.937 imprese sono a rischio alluvione medio elevato e 5.846 imprese sono a rischio frane. Confartigianato Marche è categorica: è indispensabile agire sulla messa in sicurezza del territorio, non si può vivere nella paura. “I nostri imprenditori – spiega l’associazione di categoria – hanno subìto perdite ingenti già con la passata alluvione. Sono tornati ad investire ed ora si trovano nuovamente a dover fare la conta di altri danni”.

Alluvione, i dati di Confartigianato Marche

“Dopo le tragedie che sono sotto gli occhi di tutti – scrive Confartigianato Marche – e dopo i disastri che negli ultimi decenni hanno colpito l’Italia, nelle infrastrutture, nelle case, nelle aziende torna in primissimo piano il tema della lotta contro il dissesto idrogeologico”.

alluvione

Nelle Marche sono 11.937 le imprese a rischio alluvione medio-elevato

Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato, nelle Marche sono 11.937  le imprese a rischio alluvione medio-elevato. E 5.846 imprese sono a rischio frane. I danni economici per disastri naturali in Italia sono ingenti: tra il 1980 e il 2020 hanno superato i 90 miliardi di euro.

“Sulle carenze nella prevenzione del rischio idrogeologico e la bassa protezione nella crisi idrica – prosegue la nota – influisce il decennio buio (2008-2018) di caduta degli investimenti pubblici. Il successivo recupero, nel 2022 ha visto una pericolosa battuta di arresto. Serve attuare presto e bene il PNRR, potenziando e adeguando le infrastrutture idriche.

E’ urgente accelerare con la manutenzione delle aree a rischio  frane e alluvioni. Ed è urgente gestire la manutenzione delle opere pubbliche necessarie per difendere famiglie, imprese e territorio. Auspichiamo che venga riconosciuto lo stato di emergenza chiesto dalla Regione Marche”.

Leggi anche Ascoli Piceno: una città solo per vecchi, ma anche no

TAG: