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ASCOLI PICENO – Durante gli studi per il suo intervento “Fogolino e la Sala del Mosè nel Palazzo Roverella” presentato in occasione del 13esimo convegno sui giochi storici “Ascoli nel Cinquecento tra Giostre, Pali, Rime e ‘Nzegne” l’architetto Michele Picciolo, da poco nominato ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha rinvenuto la firma e la data di esecuzione degli affreschi con le Storie di Mosè realizzati nel 1547 da Marcello Fogolino nel salone di Palazzo Roverella.

Le iscrizioni, difficilmente individuabili, sono dipinte sulle mantovane delle due tende davanti alle quali Mosè ed Aronne ricevono le rimostranze del popolo di Israele, sulla prima si legge la data MDXXXXVII e sulla seconda la firma MARCELLUS FECIT.

Della riscopertadegli affreschi si era già occupato il Fabiani che aveva scritto diversi articoli sul Nuovo Piceno e successivamente dal Rodilossi, ma nessuno di loro aveva potuto vedere la presenza della sigla o l’esistenza della firma. Oggi, con questa scoperta fondamentale, il problema della data e della firma autografa dell’artista può dirsi definitivamente risolto e concluso.

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