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ASCOLI PICENO – Ascoli avrà il suo Bandierodromo. Questa è la grande novità resa nota dal sindaco Guido Castelli assieme all’assessore allo Sport Massimiliano Brugni durante una conferenza stampa congiunta. Al termine di un percorso condiviso assieme a tutti i sestieri sono stati delineati quali saranno i parametri necessari per l’individuazione della sede del futuro Bandierodromo che sarà presa in affitto. La prossima settimana quindi sarà reso pubblico un avviso esplorativo rivolto a tutti i proprietari di capannoni siti nella zona di Ascoli di una grandezza minima di 700mq e con un’altezza di 7 metri. Inoltre ci deve essere una superficie esterna di proprietà esclusiva illuminata e asfaltata oltre alla presenza, all’interno, di servizi igienici e di una stanza per il ricovero dei materiali. Una volta poi pervenute le offerte sarà l’Amministrazione, assieme ai capi sestieri, a scegliere il luogo più adatto decidendo in base al canone, ubicazione ed idoneità.

I TRE MOTIVI DELLA SCELTA – Anche se provato da un incidente con la bici avvenuto nella mattinata che gli è valso la frattura di una costola non è voluto mancare il primo cittadino Castelli che così ha illustrato il progetto del Bandierodromo : ” La bandiera, assieme ai musici, sono una componente dinamica molto importante per la nostra città e, anche alla luce dei recenti successi in campo nazionale, abbiamo deciso di sostenere ulteriormente tutto il movimento. Tre sono stati i motivi che ci hanno portato a questa decisione. Il primo è appunto quello di valorizzare questa eccellenza cittadina. Il secondo è un motivo sociale visto anche il ruolo aggregativo che andrà a svolgere il Bandierodromo. Infine questa è una soluzione per permettere agli ai ragazzi di allenarsi senza creare problemi ai cittadini“.

NOVITA’ QUINTANA – Non poteva mancare anche un accenno alla questione della trasformazione dell’Ente Quintana caduto anche esso sotto la scure della spending review. E’ ancora il sindaco ad affermare sul tema che mercoledì si riunirà il gruppo di lavoro, formato dall’avvocatura, dall’ufficio di segreteria del consiglio e dal segretario comunale, che sarà l’organo incaricato di riscrivere il regolamento. “La politica farà un passo indietro – spiega Castelli – il sindaco non sarà membro dell’indirizzo di garanzia come nessun altra persona che ricopra incarichi istituzionali. La scelta è quella di seguire il modello Siena e Faenza dove il Comune si occupa dell’organizzazione e un organo terzo si occupa invece del regolamento“.

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