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ASCOLI PICENO – Si avvicinano sempre più le elezioni provinciali, ma alcune cose sono cambiate e non tutti ne sono a conoscenza. Infatti a votare non saranno i cittadini, ma gli stessi politici. La legge Delrio, detta “svuota Province” ha, infatti, tolto i poteri alle Province abolendo l’elezione diretta in attesa di una riforma istituzionale.

LA PROVINCIA CAMBIA –Il Partito Democratico si appresta a tornare a palazzo San Filippo dopo l’ormai lontana gestione Colonnella – commenta il presidente in uscita Piero Celani -. E lo fa ventilando sciagure sui cittadini e le imprese che potrebbero aspettarsi un ulteriore carica fiscale se il vituperato bilancio non fosse all’altezza, senza tralasciare l’Area Vasta, Relluce e le strade. Ma, non rientrando Ascoli tra le Province metropolitane, le funzioni della Provincia si riducono a ben poca cosa”. Infatti, le competenze verranno trasferite alle Regioni e ai Comuni tranne per le competenze di edilizia scolastica, della pianificazione dei trasporti e della tutela dell’ambito fino a quando la riforma del Titolo V non spazzerà via anche queste funzioni. I cittadini, in questo caso, saranno degli spettatori.

ENTI IBRIDI – Le Province saranno enti ibridi, dei quali ancora deve essere stabilito con precisione quali poteri decisionali effettivi avranno e di quale autonomia di spesa disporranno. Rimane difficile, quindi, comprendere come verranno gestiti alcuni argomenti scottanti come la gestione dei rifiuti (per la quale esisterebbe già l’Ata a rappresentanza dei Comuni). “Esprimiamo una valutazione negativa – approfondisce Micaela Girandi (InAscoli) – per il fatto che si è consentito nuovamente alle segreterie dei partiti di assegnare a tavolino le nuove cariche provinciali, mentre in questa fase transitoria si sarebbe potuto semplicemente istituire assemblee o convenzioni composte dai sindaci eletti in modo diretto dai cittadini”.

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