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Coldiretti lancia l’allarme sul formaggio. A rischio la scomparsa delle più originali specialità provenienti da tutte le regioni d’Italia. Nell’ultimo decennio ha chiuso i battenti una stalla su due. Alla base di tutto un prezzo non eterogeneo del latte.

Formaggio, a rischio la produzione

A rischio la produzione di formaggio in Italia. La Coldiretti lancia l’allarme. L’annuncio durante la Fiera Nazionale del Bovino da latte. Evento promosso da Anafibj nell’ambito della Fiera agricola e Zootecnica di Montichiari. Una stalla italiana su due nell’ultimo decennio ha chiuso i battenti. Obiettivo salvare gli allevatori dei 56 formaggi a denominazione di origine Dop e Igp e delle 503 specialità tradizionali regionali. Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini: “Garantire un prezzo equo del latte significa salvare gli allevatori e, con loro, un patrimonio dell’agroalimentare Made in Italy“.

Dalla più importante manifestazione italiana a livello internazionale dedicata all’allevamento arrivano le preoccupanti previsioni. Sono a rischio dalla tuma dell’Oregge piemontese al Puzzone di Moena trentino, dal Caciocavallo della Murgia in Puglia alla Caciotta amiatina della Toscana. Ma anche dal Formaggio al Prosecco Doc veneto al Pecorino di Picinisco del Lazio. Dalla Rosa Camuna lombarda alla Vastedda del Belice fino al Caizolu sardo. A rischio un tesoro inestimabile non solo dal punto di vista economico. Con le chiusure conseguono l’abbandono del territorio e la difesa delle sue biodiversità.

Record storico nelle esportazioni

L’Italia gode del record storico nelle esportazioni di formaggio. Un aumento del 13% con previsione di sorpasso del valore di 3,5 miliardi stimato per il 2021. Un record nel momento storico in cui i francesi hanno acquistato più mozzarella che camembert. D’altro canto i formaggi Made in Italy più esportati sono purtroppo anche quelli più taroccati nel mondo. Le imitazioni del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano hanno superato addirittura i prodotti originali. In tutti i continenti sono ormai diffuse molte brutte copie di tutti i principali formaggi italiani. Un fenomeno che se fossero seriamente contrastato farebbe moltiplicare le esportazioni italiane con conseguenti vantaggi per tutti gli allevatori e produttori.

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