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Un turista proveniente da Castelfidardo che insieme alla moglie voleva visitare la Galleria d’Arte Contemporanea Licini racconta le sue disavventure. E denuncia gravi carenze nella gestione di un patrimonio di notevole rilevanza artistica. Ed economica. Il signore in questione ha inviato una lettera anche al Comune di Ascoli Piceno.

Riportiamo integralmente la nota che il signor F.L. ha diffuso alla stampa, compresa l’introduzione alla lettera. Il signore di Castelfidardo ha correttamente firmato la lettera, noi utilizziamo le sole iniziali.

Ascoli Piceno, le disavventure di un povero turista

“Chiedo cortese ospitalità per poter esprimere (oltre alla rabbia nel dover constatare quanta incuria e presappochismo contagioso) lo sconcerto nel vedere come certi gioielli, che dovrebbero inorgoglire noi marchigiani, vengano affidati a personaggi che dimostrano un totale menefreghismo verso coloro che soffrono, appunto, la loro retribuita indifferenza. Il testo di cui sotto è già stato inoltrato anche ai responsabili del Comune di Ascoli Piceno. 

Preg.mi Responsabili della Galleria “Osvaldo Licini” della vostra/nostra splendida Ascoli Piceno

Innanzitutto, prima che me ne dimentichi, TURBATEVI! (sinonimo di Vergognatevi).
La motivazione: 
domenica 5 giugno, in compagnia di mia moglie, provenienti da Castelfidardo dove abitiamo, ci siamo portati ad Ascoli Piceno per far visita alla Galleria-Museo intestato all’amato Licini. (Pochissime indicazioni per trovarlo!!!)

Una volta giunti all’ex convento che lo ospita… prendendola a ridere per non piangere, abbiamo notato quanto segue. 
1 – Per accedere al piano 1° dove è sita la galleria-museo, ci ‘sarebbe’ (per chi ha problemi a salire i 32 gradini) un ascensore rigorosamente sbarrato da un robusto cancello in ferro senza avere la possibilità di citofonare al personale addetto per poterne usufruire. Avendo mia moglie (causa una protesi a un ginocchio) difficoltà a salire e scendere numerose scale, mi sono dovuto recare al piano dove trovasi la biglietteria, per chiedere all’addetta (molto gentile) di scendere con la ‘giusta’ chiave per poter aprire il citato cancello. E già… la prima risata (avendo il sottoscritto 83 anni….) è scaturita spontanea.

2 – Pagato il biglietto d’ingresso (scontato data l’età) ci siamo inoltrati nella prima sala espositiva dove abbiamo notato (unico caso nella storia dei complessi museali di tutto il mondo) che accanto alle notevoli opere esposte, anzichè la solita, necessariamente ovvia, targa con il nome dell’autore ecc… ci sono dei numeretti progressivi che vanno ricercati nell’apposito foglio (che, avendo l’addetta alla biglietteria dimenticato di consegnarci, NON avevamo), per avere le necessarie informazioni sulle opere. Alè: altra risata.

ascoli piceno

Lucio Fontana

3 – Soffermandoci nella prima sala a rimirare la splendida opera blu di Lucio Fontana, abbiamo notato che sulla tela sono presenti degli schizzi di vernice (?) bianca che, a dir poco, la offendono. Alè: altra risata.

4 – Al termine del percorso, nella sala dove dovrebbe andare un interessante video, il proiettore non funziona (sicuramente da oltre 3 mesi vista la rimostranza di un’altra visitatrice dell’aprile scorso). Alè: altra risata.

5 – Al 2° piano ci sarebbe da godere di diverse opere (seppur minori) di Tullio Pericoli (così come riportato nel sito della Galleria) però il piano non è accessibile! Alè: e non aggiungo altro. 

Insomma da tempo non si rideva così tanto (si fa per dire, logicamente).

Ma non finisce qui. 

ascoli piceno

Stefano Papetti, curatore scientifico delle Collezioni comunali di Ascoli Piceno

All’uscita del museo (destino sfigato) in Piazza del Popolo abbiamo avuto occasione di incontrare e parlare con il curatore del Museo (notizia avuta dall’addetta di cui sopra). L’esimio prof. Stefano Papetti. Una riconosciuta personalità nel campo dell’arte. 
Dopo qualche convenevole e dopo le ‘dovute, delicate ma sentite, rimostranze’, la laconica affermazione dell’esimio: “sì, in effetti sappiamo che ci sono delle problematiche da risolvere. Per questo fra due settimane il museo verrà temporaneamente chiuso”.  Fra due settimane Prof.????? Perchè non due settimane fa con, a seguire, il dovuto annuncio sul Vostro ben strutturato sito? Perché???

Sarà meglio che mi fermi, non vorrei tediarvi troppo. Avanti così . 
Tanto dovevasi per un minimo di costruttivo contributo e legittimo sfogo! F. L.

PS – Le vie del centro sono piene di annunci della mostra del Sig. Sgarbi e della di lui mamma. Alè.
PS2 – Da CastelFidardo ad Ascoli Piceno c’è un’ora e mezza di auto.

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