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Economia in ripresa dopo lo shock associato alla pandemia da Covid-19. Dopo una crescita record nel 2021 (+6,6%), a inizio anno il Pil dell’Italia è tornato sui livelli di fine 2019. Le prospettive di crescita mondiali per il 2022 e il 2023 sono peggiorate e quelle per l’Italia, pur restando positive, sono in decelerazione. Il tutto è documentato dal Rapporto annuale ISTAT 2022.

Economia, per l’Istat la ripresa tra ostacoli e incertezze

In Italia il Pil è cresciuto del 6,6% nel 2021 e a inizio 2022 è tornato sul livello del quarto trimestre 2019. Il tutto nonostante la decelerazione dell’attività economica. La crescita acquisita per il 2022 è, al momento, del 2,6%. Le recenti previsioni dell’Istat stimano che il Pil continuerà a crescere nel 2022 e nel 2023. Grazie soprattutto alla spinta degli investimenti. La produzione industriale italiana aveva già superato nel 2021 i livelli di fine 2019. Nei primi quattro mesi del 2022 l’indice è cresciuto di un ulteriore 2,1% su base annua. Le attività del terziario sono state le più colpite dalla crisi. A mostrare le maggiori difficoltà sono stati quelli più penalizzati dalle misure di contenimento dovute all’emergenza sanitaria, come l’alloggio e ristorazione e i servizi alle imprese.

La ripresa economica si è riflessa anche sulle condizioni del mercato del lavoro, progressivamente
migliorate dopo i primi mesi del 2021. Gli occupati hanno recuperato quasi pienamente i livelli pre-crisi e il tasso di occupazione è ai massimi dall’inizio della serie storica a gennaio 2004. L’aumento dell’occupazione si è accompagnato a un calo della disoccupazione e dell’inattività. Si segnala il ritorno della quota degli attivi ai livelli pre-pandemia a partire dallo scorso marzo. Inoltre, nel 2021 la crescita economica ha consentito una riduzione del debito della Pubblica amministrazione al 150,8% del Pil (-4,5 punti percentuali). Riduzione più ampia di quanto previsto dai documenti programmatici. Tuttavia rimangono margini di incertezza sull’evoluzione futura del quadro di finanza pubblica.

Le prossime sfide

In Italia all’interno del PNRR sono stanziati circa 85 miliardi per la transizione ecologica e la mobilità
sostenibile. Obiettivo coordinare gli interventi utili a raggiungere l’obiettivo della de-carbonizzazione entro il 2050. Fra le sfide dei prossimi anni, anche la modernizzazione della PA e la sua riforma. Sostenuta dai quasi 10 miliardi complessivamente stanziati dal PNRR, integra diversi obiettivi. Dalla digitalizzazione all’incremento del capitale umano attraverso nuove assunzioni e la formazione, alla semplificazione dei processi amministrativi.

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