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Fano protagonista di una scoperta di grande importanza. Da alcuni scavi in centro, prende corpo uno dei più affascinanti misteri della storia dell’archeologia.

Fano, la Basilica di Vitruvio fa parlare di sé

La città di Fano su tutti i portali d’informazione e di architettura per una scoperta unica e sensazionale. Manca ancora la conferma, ma molti indizi portano a una conclusione, la Basilica di Vitruvio. Decorazioni su pareti e pavimenti con marmi preziosi, importati dalla Grecia e dall’Asia Minore, sono emersi alla luce dopo una serie di scavi. Comuni lavori di restauro di una palazzina in via Vitruvio, nel centro della città, hanno lasciato tutti a bocca aperta. Tutto fa pensare all’edificio progettato da Vitruvio intorno alla fine del I secolo a.C., in piena epoca augustea. La collocazione e la tipologia della struttura hanno segnato l’idea generale dell’archeologa Ilaria Venanzoni, della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Ancona – Pesaro Urbino. La stessa Soprintendenza sta già cercando risorse per proseguire gli scavi e riportare alla luce un qualcosa di unico ed eccezionale che potrebbe ridisegnare la storia delle scoperte archeologiche.

Vitruvio

Marco Vitruvio Pollione è stato un architetto e scrittore romano, attivo nella seconda metà del I secolo a.C.. E’ considerato il più famoso teorico dell’architettura di tutti i tempi. Il suo trattato De Architectura è stato il fondamento dell’architettura occidentale fino alla fine del XIX secolo.  Ad oggi, il suo nome, il suo luogo di nascita e il tempo in cui visse, operò e scrisse restano argomento di discussione. Alcune cose di lui invece sono certe, era specializzato nell’architettura militare e nell’idraulica, oltre a l’essere stato a Fano per costruirvi la sua celebre Basilica.

La Basilica di Vitruvio

E’ comunemente considerata la Basilica di Fano, opera che occupa per descrizione, ben cinque paragrafi del trattato sull’architettura. L’unico edificio del quale lo stesso Vitruvio afferma di averne curato la costruzione e che fu distrutta da Vitige, re dei Goti, nel 635. Fino ad oggi si sapeva solo che la Basilica si affacciava sul centro del Foro ed era in asse con un Tempio di Giove. Ed era individuata sotto il convento di Sant’Agostino, dove alcuni resti riconducibili ad essa, furono riportati alla luce nel secolo XVI. Numerosi sono stati nel tempo i tentativi di ricostruirne l’aspetto originario, tra tutti anche quello dell’architetto Andrea Palladio.

 

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