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Italia lettrice? Ebbene signori oggi mi impegno a sfatare questo mito. Parto da una considerazione di carattere generale. Sì, è vero, in Italia si legge poco (basta andare a guardare le desolanti classifiche sulla lettura nazionale) e esiste una fetta enorme di popolazione che non solo non è considerabile “lettore forte” ma addirittura sembra quasi analfabeta di ritorno (meno di un libro l’anno,

“Aprile è il mese più crudele, genera Lillà dalla terra morta, mescola Memoria e desiderio, Stimola Le sopite radici con la pioggia primaverile”. Questo è l’incipit del poema di Eliot La terra desolata. Ora direte… noooo la poesia nooo!!! E invece, contro ogni logica di consumo che ritiene sempre inadatta la lingua poetica al mondo dei comuni mortali (soprattutto se web-utenti)
Oggi, cari amici aspettiamo che l’Italia trovi un governo o qualcosa del genere… Tuttavia dopo tanti post dedicati all’attualità e ai libri di approfondimento vorrei utilizzare questo spazio in modo diverso. Vi spiego cosa mi è successo. Domenica sera, complice una coppa di gelato e un comodo plaid, mi sono trovata immersa nella visione del serial sui Borgia, incantata da Jeremy Irons (anche
Che tempi! Tra le elezioni del nuovo papa, che a sparigliato tutte le carte e spiazzato i bookmakers di mezzo mondo e le novità che si sono avute con le nomine dei presidenti delle camere sembra che questa settimana inizi sotto la stella di una nuova era… Ora, sono per natura poco incline all’entusiasmo, ma oggettivamente è raro che tre “elezioni” mi soddisfino per i loro risultati

I libri (cartacei e digitali) alla luce del sole naturale sembrano più belli e perciò questo periodo, con le sue giornate più lunghe e il suo clima più mite, mi fa propendere per libri pieni di emozioni e avventure, possibilmente lunghi, molto lunghi così da avere il tempo di perdercisi dentro senza che sul più bello si arrivi alla conclusione troppo affrettata. Come capirete la mia gioia per la fine (speriamo)
Qualche giorno fa ho assistito per caso a una conversazione in cui una giovane ed elegante signora diceva all’amica con fare inorridito “no, mai festeggiato l’otto marzo, è da cretine!”. Ebbene questa frase, detta forse in uno scatto di pseudo–dimostrazione di emancipazione mi ha lasciato interdetta. Mi ritengo una persona molto sensibile all’argomento diritti delle donne e l’idea
A voler prendere in esame gli avvenimenti in cui ci troviamo in questi giorni di argomenti su cui tirar fuori libri ce ne sono parecchi: elezioni, con il loro codazzo di polemiche e incertezze, crisi economica, che resta ad aleggiare sopra tutte le scelte, e, come se non bastasse, il vaticano che ribalta una tradizione millenaria in relazione al cambio di guardia che non avviene più – come da secoli –
La settimana che si è appena conclusa è stata abbastanza inquietante. Siamo infatti sopravvissuti nell’ordine: all’annuncio delle dimissioni del Papa, a una serie di terremoti, alla caduta di meteoriti, a un assalto di volatili accaduto in una sperduta cittadina del Kentucky, a San Valentino, agli ultimi dibattiti elettorali e alla vittoria di Mengoni a Sanremo (con tutto il rispetto per i giovani
Come ogni anno, puntuale come una festa comandata o come l’influenza stagionale (scegliete voi quale opzione vi turba meno) eccolo che ritorna: il festival di Sanremo, il carrozzone italico per eccellenza sta per iniziare e promette come sempre lustrini, cotillon e tanta (si spera) musica. Horror Vacui – premetto. Non sono una fan di Sanremo.
Libri per saperne di più sulla festa più antica, più caciarona e più amata dagli ascolani (e non solo). Carnevale è una festa antichissima. Gli esperti vi diranno che deriva nientepopodimeno che dai saturnali Romani, antichissima celebrazione che serviva a rinnovare le energie dell’anno nuovo attraverso il mascheramento e il sovvertimento delle regole. Come dicevano gli antichi. “una volta l’anno
Domenica è stata la giornata della memoria. Già solo questo dovrebbe bastare per far venire in mente a tutti una lunga lista di libri su cui doverosamente soffermarsi per fare i conti con la storia. Tuttavia, diverse cose successe negli ultimi tempi mi fanno temere che tutto l’accaduto non sia stato sufficiente e che sia necessario una ulteriore riflessione sulla quale, si spera, svegliare un po’
Giuro assoluta par condicio. In questo post non inserirò libri pro o contro qualcuno, né mi permetterò di lasciar trasparire una intenzione di voto. Vorrei usare questo spazio per segnalarvi solo qualche libro al cui centro narrativo si staglia la società alle prese con l’esercizio, faticoso quanto mai, della democrazia. Sono testi ricchi di fascino perché mostrano i meccanismi del potere, come nasce,




