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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A corredo di quanto sta accadendo intorno alla condanna di risarcimento al Comune, il gruppo consiliare Pdl-Fi torna a commentare gli avvenimenti degli ultimi giorni.

NIENTE DIALOGO – “In Consiglio Comunale, che lo ricordiamo, è la sede istituzionale preposta per dare voce a tutti i cittadini, è stata negata alla minoranza la possibilità di un dibattito sulla condanna in appello del sindaco, nella discussione si potevano chiarire tutti i passaggi e la città avrebbe saputo e giudicato quello che è veramente accaduto – scrivono in una nota –. Invece si è preferito spostare l’argomento all’interno di una sezione del Pd dove si sono processati e quasi assolti, infatti l’unica punizione è stata quella di mettere il primo cittadino dietro la lavagna a scrivere cento volte che non lo avrebbe rifatto”.

ALTRO CHE GRANDI OPERE – Inutile rispolverare le grandi opere per la città, secondo i consiglieri Pdl-Fi; manca un anno e mezzo scarso alla fine del mandato e il lungomare nord, la piazza San Pio X, il Ballarin e il piano regolatore “sono rimasti al palo”. “Per fare tutto ci vorrebbe un colpo di mano come quello che ha regalato nottetempo ai cittadini le pensiline o la cassa di colmata – ironizzano –. Intanto la città è in mano ad una maggioranza alla quale hanno ritirato la patente, ma che continua a guidare come se niente fosse”.

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