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Quando la condivisione lascia il posto all’ipocrisia e alla falsità, qualsiasi comunità diventa una bomba a orologeria, a cui basta una scintilla per esplodere e travolgere ogni equilibrio. L’ambiente familiare non fa eccezione, e rappresenta probabilmente l’esempio più calzante. Spesso ciò che lega i rapporti parentali è una corda sottile e fragile, che per non rompersi ha
Nella vita basta veramente poco per perdere tutte le certezze accumulate nel corso degli anni. Capita spesso di adagiarsi su ciò che si ha, fino ad arrivare a darlo per scontato, creando per se stessi un mondo inattaccabile e fittizio, fatto di verità indissolubili. Poi arriva inesorabile un punto di rottura, e tutto precipita. L’effetto è quello di una caduta, con le mani che cercano disperatamente
Il codice a barre è comunemente noto come l’insieme di elementi grafici contenenti il valore, numerico o economico, di una merce. Il codice a barre è ciò che, nella locandina dell’ultimo film di Paolo Virzì troneggia sulle teste dei protagonisti, come a simboleggiare una spada di Damocle in grado di ricordarci che tutti abbiamo un prezzo. Il denaro muove il mondo, e non fa eccezione
Lo stile del road movie segue regole molto semplici. I protagonisti partono da un punto A e devono arrivare ad un punto B in cui si realizzerà il motivo che li ha spinti a partire. Lungo il viaggio incontreranno personaggi con cui interagire e svilupperanno storie che si incastreranno con quella di fondo. Spesso si tratta di film decisamente orientati verso la commedia, e sono rari i casi di prodotti memorabili.
Ogni società ha le proprie regole e vive attraverso le sue dinamiche, che vengono tacitamente accettate da chi cresce al suo interno. In una comunità ortodossa israeliana, tali paradigmi coinvolgono anche la sfera matrimoniale, ed è in questo contesto che si sviluppa la storia della regista esordiente Rama Burshtein. Shira (Hadas Yaron), figlia diciottenne di un rabbino, sogna come tutte le sue
L’evoluzione tecnologica applicata alla cinematografia ha portato a un aumento esponenziale delle pellicole in 3D. Se in alcuni casi il risultato è di una gradevole armonia tra effetti speciali e fluidità della storia, in altri la sensazione è quella di un’eccessiva ricerca di stupire il pubblico. Capitan Harlock, basato sul manga di Leiji Matsumoto è un film visivamente sorprendente,
Gli spettatori, si sa, ogni tanto hanno bisogno di favole. La Disney da sempre riesce a soddisfare i palati di chi cerca sullo schermo storie capaci di far sognare un po’, con leggerezza, sorrisi e miele a servizio di trame leggere e dal finale prevedibile. Ogni film va contestualizzato in base al modo di presentarsi e agli obiettivi che palesa. In questo senso, L’incredibile vita di Timothy
23 Dicembre 1983: nelle sale cinematografiche italiane esce Vacanze di Natale, di Carlo Vanzina. 3 miliardi di incasso, dovuti al traino del successo dei due capitoli di Sapore di mare, tanto da esserne considerato la versione invernale, seppur posticipato all’inizio degli anni 80. La formula del resto si era già dimostrata valida: trama esile, cast ricco di volti noti dalla battuta facile, gag
Nel 1984 Tim Burton girò un cortometraggio per la Disney (il secondo dopo Vincent film_1982). A causa della censura che ne vietò la visione per i minori di 14 anni, il corto ebbe poco successo, e di fatto sancì la rottura del regista con la Disney, che lo accusò di aver sprecato le risorse della produzione. Nel 2012 il film torna alla luce in un lungometraggio in stop motion 3D, che ottiene la

Il Male è in genere un nemico esterno, ha una propria identità e personalità, si confronta col Bene in sfide all’ultimo sangue e come nelle migliori tradizioni ne esce sconfitto. Ma a volte il Male è l’altra faccia del Bene, con il quale condivide lo stesso corpo. E’ la malattia, fisica o mentale, e diventa allora il nemico da combattere. Le deviazioni della psiche rappresentano un altro
“La talpa è un animale che scava gallerie sotto terra in cerca del sole. A volte risale in superficie, e quando vede il sole diventa cieco”. Ci sono film difficilmente catalogabili in un genere predefinito. Film che nascono senza velleità di successo ma che si diffondono grazie al passaparola e diventano di culto. La storia di El Topo, del regista-attore cileno Alejandro Jodorowsky segue
L’amore è qualcosa di strano. Magico per alcune anime romantiche, misterioso per qualche solitario sognatore, inutile per i duri e puri, ma sicuramente strano. Strano per diverse ragioni: riesce a travolgere anche chi non lo cerca e non se lo aspetta (sì, anche gli incorruttibili duri e puri), spinge a comportamenti talvolta folli e spesso del tutto estranei allo stile di chi se ne rende protagonista. Ma




